Omicidio Viviani: chiesta l’archiviazione per Tiziana Manella
Si trattò di legittima difesa. E’ quanto sostiene la Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di Tiziana Manella, vittima nel pomeriggio del 10 agosto scorso di un’aggressione da parte di un uomo, Luigi Viviani, che negli anni “non si era rassegnato a essere stato lasciato dalla ex compagna”. La donna era stata iscritta nel registro degli indagati per il reato di omicidio volontario; la Procura di Aosta, che ha coordinato le indagini della Squadra mobile della Questura, ne ha chiesto l’archiviazione.
“Laggressore l’ha colpita e lei successivamente si è difesa”, ha spiegato il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la donna, nel tentativo di difendersi da Luigi Viviani, che la stava accoltellando, avrebbe afferrato il coltello dalla lama ferendosi le mani. Poi sarebbe riuscita a sottrarre l’utensile all’uomo, afferrandone il manico e ferendolo a sua volta.
La ricostruzione è stata possibile grazie alle impronte digitali e alle tracce di sangue trovate sul coltello. Fuggito dall’appartamento e salito sulla sua auto per poi perderne il controllo – schiantandosi al Quartiere Cogne – Viviani aveva poi rilasciato due dichiarazioni ai soccorritori. In una diceva di essere stato accoltellato dalla donna, che gli aveva sottratto il coltello. In un’altra, invece, aveva sostenuto di averla accoltellata.
Nei primi interrogatori Tiziana Manella aveva negato di aver accoltellato Viviani.
Nei giorni scorsi, in concomitanza con il deposito della perizia medico-legale in Procura, è stato formalmente dissequestrato l’appartamento (FOTO) in cui avvenne l’aggressione, al primo piano della palazzina posta al numero civico 163 di via Parigi, ad Aosta.
(patrick barmasse)