LeAli nel programma ha l’istituzione della zona franca
«Il nostro programma non è una piccola enciclopedia né un libro dei sogni: si fonda su principi e azioni concrete». Ha esordito così il capolista di LeAli Dario Frassy ieri sera all’Hôtel Europa di Aosta, illustrando le linee guida del movimento. Ribadisce i cardini del documento che sono la legalità di cui «la Valle d’Aosta è in deficit»; l’autonomia che «deve essere il motore del benessere economico per tutti»; della libertà «affinché nessun cittadino sia più un suddito».
«Il cittadino – ha proseguito Frassy – deve essere al centro dell’azione politica e per questo la Regione deve fare un passo indietro per lasciare spazio alla libera imprenditoria». LeAli vuole mettere al bando «il precariato clientelare» per dare spazio «alla meritocrazia e alle professionalità». Dice no ai ai politici di professione e reclama l’elezione diretta del presidente della Regione, l’abolizione del quorum per i referendum propositivi.
Parla di sport e famiglia Riccardo Tarello. Lamentando la carenza di risorse e strutture per la pratica delle discipline sportive, propone una soluzione: un assegno junior da erogare ai giovani dai 6 ai 18 anni «per permettere loro di emergere nello sport»; per la famiglia la priorità diventa «favorire i cittadini residenti per l’accesso alla casa e ai servizi». Rilancia la zona franca – o meglio i punti di zona franca – Eddy Pellissier: «La sua istituzione, prevista nello Statuto, non è mai stata reclamata con convinzione. Zona franca significa niente Iva, niente accise sulla benzina, luce e gas meno cari ossia benessere per tutti». Contro il caro autostrade propone un telepass valdostano alla ‘vignette’ svizzera. Altri elementi importanti del programma il ridimensionamento delle società partecipate, la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, il rilancio del turismo. «E’ un’immagine svizzera quella che abbiamo noi della Valle d’Aosta», ha concluso Frassy. (Foto: Riccardo Tarello, Dario Frassy e Eddy Pellissier)
(da.ch.)