Calcio: Filippo Filippella chiede al Vallée d’Aoste di ritrovare la vittoria
Concentrazione massima, in casa Vallée d’Aoste, alla vigilia dell’ultima di ritorno di Seconda Divisione. Domani alle 15 al Cerutti di San Giusto contro il tranquillissimo Forlì, i granata dovranno conquistare i tre punti in palio in modo da mettere in cassaforte i play out senza dover attendere buone notizie da Monza, dove sarà impegnato il Fano, che insegue la formazione valligiana a un solo punto. All’appello mancheranno lo squalificato capitan Emiliano e l’infortunato Kanouté.
Con giocatori e staff tecnico in silenzio stampa, durante la rifinitura ha parlato il presidente Filippo Filippella. «Non dobbiamo fare calcoli – spiega il numero uno del club granata -, anche perché la squadra ha assoluto bisogno di ritrovare la vittoria, che ci manca da troppo tempo. Il Fano ha perso la sua grossa occasione domenica in casa con il Venezia, ma di sicuro a Monza se la giocherà fino in fondo; noi abbiamo il vantaggio di poter ottenere il loro stesso risultato, ma i conti si faranno soltanto dopo il triplice fischio finale dell’arbitro».
Il presidente torna poi sulla crisi nella quale è sprofondata la sua squadra. «Ci ho pensato spesso e, onestamente, non mi spiego il nostro crollo – continua Filippella -. A Castiglione abbiamo perso il bandolo della matassa e non ci siamo ancora ritrovati. Probabilmente è il leit motiv della stagione: raggiungere gli obiettivi all’ultimo secondo. Abbiamo iniziato con la fideiussione, l’iscrizione e lo stadio, e andiamo avanti di questo passo. L’importante è che tutto si concluda in maniera per noi favorevole».
Il discorso si sposta quindi sul lavoro di Zichella, tornato al timone dopo l’esonero di ottobre. «Il mister sta dimostrando impegno e professionalità, proprio come nella scorsa stagione – aggiunge il presidente -. Adesso ha a disposizione una squadra che, se l’avesse avuta all’inizio della stagione, probabilmente non sarebbe nemmeno stato allontanato. Certo, la partenza è stata ad handicap, un vero calvario e ne abbiamo pagato le conseguenze. Per ora abbiamo raccolto molto meno di quanto seminato».
Il futuro prossimo potrebbero essere i play out. «Il Rimini sta dicendo ai quattro venti che preferisce affrontare noi rispetto al Fano – prosegue Filippella -. Se i biancorossi credono alla tradizione favorevole (tre vittorie in altrettanti match negli ultimi ventiquattro mesi ndr), noi pensiamo che non possiamo continuare a perdere contro di loro. Certo, bisognerà valutare le nostre difficoltà a esprimerci in trasferta: in tutto il ritorno lontano da casa abbiamo raccolto appena cinque punti (tre a Casale, uno a Venezia e Mantova ndr). Percentuali di salvezza? Beh, di andare ai play out direi il 99%, sul resto non mi esprimo, anche perché mancano ancora due settimane alla prima gara e ci sono troppe variabili in gioco».
Pur essendo concentrata e determinata a conquistare la permanenza tra i professionisti sul campo, la società è pronta a qualsiasi ipotesi. «E’ chiaro che cercheremo in tutti i modi di salvarci conclude Filippo Filippella -, ma nel malaugurato caso in cui arrivasse la retrocessione in serie D, c’è la volontà di dare seguito ugualmente al nostro progetto, anche perché in questa stagione abbiamo fatto investimenti notevoli. Riprogrammare un’annata tra i dilettanti per tornare in Lega Pro sarebbe però possibile solo se dalle istituzioni arrivassero finalmente delle risposte dal punto di vista dell’impianto, diversamente saremmo di nuovo nella medesima situazione attuale. Tra l’altro è dal 27 marzo che abbiamo chiesto ai Comuni di Aosta e St-Vincent la documentazione necessaria a organizzare il sopralluogo da parte degli ispettori della Lega Pro senza ottenere risposte. Siamo sicuramente stati vittime di ostruzionismo da parte dell’ente pubblico; speriamo che dopo le elezioni le idee siano più chiare e si possano ottenere risposte in tempi brevi».
(davide pellegrino)