Due presunti topi di appartamento moldavi arrestati a Morgex
Tre moldavi sono arrivati ieri pomeriggio in Valle molto probabilmente con l’intento di svaligiare degli alloggi, ma il loro piano è durato pochissimo, perché alle 15.15 sono stati arrestati dai Carabinieri di Morgex e questa mattina due di loro sono stati processati per direttissima al Tribunale di Aosta. I 19enni Vadim Canter e Victor Dadau (difesi dall’avvocato Oliviero Guichardaz) hanno patteggiato rispettivamente 6 mesi e 6 mesi e 20 giorni di reclusione (per entrambi pena sospesa, oltre a 200 euro di multa a testa) per ricettazione e porto di attrezzi atti allo scasso, mentre il loro connazionale 17enne è stato denunciato a piede libero. In un primo tempo Victor Dadau aveva dichiarato di chiamarsi Victor Ionascu e di essere anche lui minorenne, ma l’esame radiografico di radio e ulna all’ospedale Parini ha provato la sua maggiore età.
L’operazione (i cui dettagli sono stati spiegati questa mattina in conferenza stampa dal Tenente Colonnello Cesare Lenti, dal Capitano Vincenzo Puzzo e dal Maresciallo Davide Chessa – in foto) è scattata ieri poco prima delle 15, quando la Ford Focus grigio chiaro con i tre moldavi a bordo è uscita dal casello dell’autostrada di Châtillon senza pagare il pedaggio. Avvisata dal personale della Sav, la Polizia Stradale ha allertato i Carabinieri, segnalando poi come il mezzo risultasse rubato a Calcio, in provincia di Bergamo, a un titolare di un esercizio commerciale. I Carabinieri hanno provveduto a monitorare il territorio e l’auto è stata avvistata ad Arvier dai militari di St-Pierre che, coordinandosi con quelli di Morgex, hanno stretto a tenaglia i moldavi, arrestati senza opporre resistenza dagli uomini della stazione della Valdigne alle 15.15. A bordo dell’auto sono stati rinvenuti attrezzi da scasso (guanti, tronchesi, cacciaviti e torce elettrice) e una tanica vuota, con la quale probabilmente i tre volevano procurarsi il carburante, essendo totalmente sprovvisti di denaro. Proprio l’attrezzatura sequestrata e il fatto che nella zona dove è stata rubata la macchina negli ultimi giorni ci siano stati diversi furti in appartamento e attività commerciali, fa presumere agli inquirenti che i moldavi fossero saliti in Valle con intenti fraudolenti, tesi avvalorata dal ritrovamento nella Focus di indumenti di ricambio.
(d.p.)