La minoranza non partecipa al voto del presidente del Consiglio regionale: tutto da rifare
Lelezione del presidente del Consiglio Valle salta così come la seduta di insediamento della XIV legislatura. La minoranza mostra i muscoli e compatta non partecipa al voto. Il primo ad annunciare l’intenzione di abbandonare l’aula è stato Laurent Viérin (UVP),che ha avuto parole di fuoco nei confronti dell’Uv, ricordando come «la campagna elettorale è stata più sugli attacchi personali che sui contenuti». Nessuna risposta in tal senso all’attacco di Viérin, il quale ha fatto subito capire quale sarà il clima della nuova legislatura.
Per la nomina di Emily Rini erano necessari 24 presenti. Per le forze dellopposizione – Pd-Sinistra VdA, Alpe, Uvp e M5S – «non si vota perché manca la condivisione della scelta e non cè stato un confronto sul nome». Critico anche il M5S, che invita la maggioranza «a prendersi del tempo per riflettere sulla scelta fatta».
Patrizia Morelli (Alpe) ha tenuto a precisare che «non c’è nulla di personale nei confronti di Emily Rini, ma non condividiamo metodo e forma della proposta».
Ego Perron, prossimo capogruppo Uv, si è detto «amareggiato per la decisione dell’opposizione di non partecipare al voto, prima volta nella storia di questo Consiglio. Così rallentate solo i lavori».
In effetti, se non sarà trovato un accordo sul nome del presidente, nella prossima votazione saranno sufficienti i voti della maggioranza, ovvero 18.
Lavori del Consiglio sospesi, con i rappresentanti dei gruppi consiliari a confrontarsi sulla data di convocazione del prossimo Consiglio. Convocazione che è stata programmata per venerdì 5 luglio alle 9.
(L.Mercanti)