Presidenza del Consiglio, Emily Rini passa alla seconda votazione
«Provo la stessa emozione che provai a settembre. La mia elezione on è stata facile ma, siccome sono ottimista. stimo che in ogni difficoltà cè unopportunità. Promette dialogo e confronto perché abbiamo lobiettivo comune di servire la comunità valdostana. Cercherò di essere garante di tutti i 35 consiglieri. Siamo chiamati a riempire una missione delicata in questo momento di antipolitica. Ognuno ha diritto a esporre il proprio pensiero ma non facciamo una politica urlata e autoreferenziale. Facciamo in modo che il nostro operato sia serio e onesto e che la nostra comunità possa essere fiera della sua assemblea». Lo ha sottolineato il neo eletto presidente del Consiglio Emily Rini nel suo discorso di insediamento. Alla vicepresidenza sono stati eletti André Lanièce e Andrea Rosset. I segretari sono David Follien e Fabrizio Roscio.
Emily Rini passa al secondo scrutinio: 18 a 17 il risultato. La maggioranza si ricompatta: nei dieci minuti di pausa la pace è stata fatta. Il Consiglio è chiamato ora a votare il presidente della Giunta e lesecutivo. Non sono da escludere altri colpi di scena. «Utilizzare le istituzioni come caselle per gli equilibri interni è un metodo che deve finire e laula ha dato un segnale». A parlare tra la prima e seconda votazione è il consigliere Albert Chatrian di Alpe che si rammarica del fatto che non si sia arrivati a una condivisione nella pausa di dieci minuti. «Di solito al secondo colpo andato a vuoto, la candidatura è bruciata. Nella maggioranza qualcuno ha lanciato il suo messaggio forte. Se non troviamo lintesa avremo un presidente del Consiglio debole», dice il capogruppo del Pd-Sinistra-VdA, lanciando un appello alla maggiorando a trovare un accordo.
La maggioranza Union valdôtaine e Stella Alpina non supera lesame: alla prima votazione la candidata di bandiera Emily Rini non incassa i 18 voti necessari e si passa alla seconda votazione (la terza in assoluto). La presidente uscente raccoglie 16 voti. Due le schede bianche. Alla Morelli i 17 voti della maggioranza.
Nellaula del Consiglio Valle in piazza Deffeyes è aperto il testa a testa per la presidenza del Consiglio. Per la trasparenza il presidente incaricato Andrea Rosset chiede di scrivere sulla scheda il cognome della prescelta maiuscolo e stampatello. Dopo aver ribadito la disponibilità al confronto con la minoranza il capogruppo dellUnion valdôtaine Ego Perron, in apertura della seduta straordinaria, ha proseguito: «Siamo nella condizione di riaffermare la candidatura di Emily Rini alla presidenza del Consiglio». A questa candidatura Albert Chatrian di Alpe risponde: «Dopo aver parlato di “necessaria pausa di riflessione, di discussione in un clima sereno che lasciava ben sperare”, volevamo porre, in modo chiaro, le basi per il prossimo quinquennio; auspicavamo unapertura ma così non è stato e linvito a votare il presidente del Consiglio a scatola chiusa è stato riformulato, le riforme verranno dopo. Siamo profondamente rincresciuti e indignati».
(danila chenal)