Tor des Géants: in pronto soccorso l’amica di Yang, ignara della morte del corridore
Tre accessi al pronto soccorso per tre corridori impegnati nell’endurance trail più duro al mondo.
Problema di natura ortopedica per il valdostano Sergio Remondaz mentre particolarmente triste è stato l’accesso di due cittadine cinesi, anch’esse alle prese con problemi ortopedici risolvibili in pochi giorni.
Una delle due infatti è l’amica (si ipotizza sia la fidanzata) dello sfortunato corridore cinese Yuan Yang deceduto domenica sera. Arrivata in pronto soccorso, la donna ha chiesto notizie di Yang; è toccato all’interprete messo a disposizione dell’organizzazione comunicare l’avvenuto decesso dell’uomo, con conseguente scena di disperazione della donna.
Non era possibile comunicare agli atleti cinesi l’avvenuto decesso del connazionale?
«L’organizzazione non ha effettuato alcuna comunicazione diretta né ai corridori né ai volontari – spiega Alessandra Nicoletti – come è evidente è impossibile comunicare direttamente con gli atleti impegnati nel trail».
Una comunicazione alle basi vita?
«Le basi vita sono punto di riferimento per informazioni tecniche o che riguardano il percorso gara, ad esempio il ristoro successivo, la barriera oraria ecc – spiega Nicoletti. Ad esempio, una delle informazioni ‘passate’ è stata quella di fare uscire coperti a dovere i corridori, considerate le temperature proibitive. Ecco il tenore delle informazioni è questo. Non dimentichiamo poi le oggettive difficoltà di comunicazione; i cinesi parlano esclusivamente la loro lingua; gli altri atleti condividono la lingua, l’italiano, il francese, a volte l’inglese e così la triste notizia è circolata in fretta».
Nella foto di Actionmagazine, prima a destra, Alessandra Nicoletti, organizzatrice dell’endurance trail.
(c.t.)