Uv: Ego Perron: «Rivendico la bontà della mia gestione»
«In punta di piedi ma rivendico la bontà della mia gestione, ho rispettato gli impegni della mia mozione programmatica e ritengo di aver gestito al meglio il Movimento in un momento economico e politico difficili». A sottolinearlo è il presidente uscente dell’Union valdôtaine Ego Perron, presentando in mattinata, nella sede di Avenue des Maquisards, l’ottavo congresso nazionale del Movimento in calendario a Pont-Saint-Martin il 9 e 10 novembre. Nel tracciare il bilancio del quinquennio alla guida del Leone rampante Perron ha parlato di «gestione collegiale in stretto contatto con la base con la quale ho recuperato il rapporto» e cita i tremila tesserati raggiunti rispetto ai 2.400 del 2008 «di scelte difficili ma condivise come l’alleanza con il Pdl». Citando la morte del presidente del Consiglio Albert Cerise come punto di svolta, ricorda i risultati elettorali positivi malgrado la scissione. «Abbiamo vinto – ha puntualizzato il presidente -, seppure di misura, sia le politiche che le regionali; abbiamo perso pesantemente sul referendum del pirogassificatore e me ne assumo la responsabilità; rimpiango di aver perso l’occasione di avere un eletto al parlamento europeo per soli tremila voti, quelli che sono mancati a Aurelio Marguerettaz».
Perron torna alle primarie che ritiene «un meccanismo che deve essere affinato» e viene alla candidatura alla presidenza che «ha seguito un percorso più democratico, dando la possibilità al mondo unionista di conoscere candidati e mozioni programmatiche in anticipo» e al candidato unico: «quando le candidature sono più di una dicono che siamo spaccati se è unica la tacciano di bulgara; quella di Pastoret è una candidatura di sintesi e apre una stagione politica nuova». Del fatto di non aver abbandonato la carica divenuto consigliere regionale dice: «arrivare fino in fondo al mio mandato è stato un gesto di rispetto verso il mondo unionista».
(Foto: Ego Perron)
(danila chenal)