Sciopero generale: braccia incrociate per 4 ore venerdì 15
Dopo la mobilitazione per difendere l’articolo 18 e lo statuto dei lavoratori, nel 2008, ecco che le organizzazioni sindacali si uniscono nuovamente per incrociare le braccia e protestare.
L’occasione la dà la nuova legge di stabilità in discussione in questi giorni, una legge «sbagliata» che non tiene conto delle sempre maggiori difficoltà delle categorie più deboli e che andrebbe, secondo i sindacati, profondamente rivista.
I segretari regionali di Cgil, Domenico Falcomatà, Cisl, Riccardo Monzeglio, Uil, Ramira Bizzotto e Savt, Guido Corniolo, hanno incontrato i giornalisti oggi pomeriggio per illustrare le motivazioni dello sciopero generale unitario previsto per venerdì 15 novembre.
«Chiediamo che i sindacati siano ascoltati, che sia rifinanziata la cassa integrazione, la riduzione delle tasse, la rivalutazione delle pensioni, una pubblica amministrazione più efficiente e che la spesa pubblica sia tenuta sotto controllo – dice Monzeglio -, ma non sono solo rivendicazioni, diamo anche delle indicazioni su come fare e dove reperire risorse. Inoltre c’è anche la legge finanziaria regionale che ci preoccupa, ma su questa concentreremo le attenzioni nella seconda metà del mese di novembre» ricorda il segretario Cisl VdA.
«Stiamo assistendo in Valle d’Aosta un inaspettato acuirsi della crisi nella coda del 2013 – dice Falcomatà – e il 2014 si prospetta un anno ancora pesante da questo punto di vista. Le nostre proposte riguardano la riduzione delle società pubbliche e di enti inutili tramite accorpamenti per la riduzione dei costi e le derive che spesso interessano queste società, l’adeguamento alla media europea della tassazione sulle rendite finanziarie, che permetterebbe un recupero, portandola al 22% dal 12 attuale, di circa 4 miliardi di euro, una intensa lotta all’evasione fiscale e l’allentamento del patto di stabilità».
Ramira Bizzotto (Uil) sottolinea come questa sia «la crisi più grave dal dopoguerra a oggi. Abbiamo una classe dirigente che non parla con i sindacati e uno stato che tratta in modo diverso i suoi cittadini e i suoi lavoratori del settore pubblico e privato. Questo è un sistema che non funziona più: i tagli lineari e l’aumento delle tasse è un sistema fallimentare che non fa crescere il Pil né diminuire il debito pubblico. Sono sistemi che ricadono sempre sulle fasce più deboli».
Anche a livello regionale le preoccupazioni sono forti come ricorda Guido Corniolo (Savt)«Quello del bilancio regionale 2014 è un percorso irto di ostacoli. Da noi l’onda d’urto della crisi arriva sempre con 6 mesi/ 1 anno di ritardo ma ora viene a innestarsi su un tessuto economico già molto fragile. In questi giorni abbiamo contattato tutti i gruppi consiliari per chiedere un tavolo di coesione sociale. La pressione fiscale è diventata intollerabile per questo motivo chiediamo a tutti i valdostani e alle valdostane di aderire in massa allo sciopero generale di venerdì 15».
Le modalità dello sciopero
Lo sciopero di 4 ore si terrà nelle ultime ore del turno per il settore trasporti, dalle 9 alle 13 per gli addetti alla circolazione del treni, dalle 17 alle 21 per gli autisti di autobus. Quattro ore a fine turno anche per i settori delle costruzioni, comunicazione, i metalmeccanici, i settori chimico, tessile, manifatturiero, gas-acqua, agroalimentare, forestale e per tutti i settori del pubblico impiego. Lastensione dal lavoro sarà applicata nelle prime 4 ore nelle banche e nelle assicurazioni, mentre per la scuola e luniversità sarà ridotto a unora alla prima ora di lezione.
Durante lo sciopero, per le attività sottoposte alla legge, saranno garantite le prestazioni minime indispensabili.
In foto da sinistra Domenico Falcomatà (Cigil), Riccardo Monzeglio (Cisl9, Guido Corniolo (Savt) e Ramira Bizzotto (Uil).
(erika david)