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Operazione ‘Sapori di Calabria’: sgominato un traffico di marijuana dalla Calabria che fruttava oltre 10.000 euro alla settimana

Operazione ‘Sapori di Calabria’: sgominato un traffico di marijuana dalla Calabria che fruttava oltre 10.000 euro alla settimana

Lo stupefacente arrivava in Valle attraverso corrieri di prodotti tipici del Reggino; in manette sono finiti i componenti dell'organizzazione criminale aostana, Michele e Veronica Fonte, e Gianluca Cammareri

Almeno diecimilacinquecento euro alla settimana. E’ quanto fruttava a Michele Fonte, 50 anni, a sua figlia Veronica, 26, e al genero Gianluca Cammareri, 24, il traffico di stupefacenti – proveniente dalla provincia di Reggio Calabria – che si trovavano a gestire ad Aosta.
I tre, finiti in manette a seguito dell’arresto in flagranza di reato eseguito domenica sera dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Aosta nell’ambito dell’operazione ‘Sapori di Calabria’, ieri – martedì 19 novembre – sono stati anche destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Aosta (pm Luca Ceccanti) per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’attività investigativa dei militari dell’Arma dei carabinieri, scattata tre mesi fa, è partita sulla base dell’oggettiva percezione di un forte aumento del consumo di marijuana tra giovani e giovanissimi del Capoluogo regionale, fenomeno segnalato in più occasioni anche da genitori e presidi delle scuole.
Un’operazione, quella denominata ‘Sapori di Calabria’, svolta con modalità tradizionali, ha spiegato nel corso della conferenza stampa il Maggiore Samuele Sighinolfi, sostanziatesi in lunghi appostamenti e pedinamenti degli indagati sia di giorno che di notte.
Di fatto si è cercato di andare a individuare e arrestare non gli spacciatori al dettaglio, sulle cui responsabilità sono tuttora in corso ulteriori attività investigative, bensì il livello superiore, ovvero «gli spacciatori degli spacciatori», li ha definiti il Maggiore Sighinolfi.
Insomma, Michele e Veronica Fonte, e Gianluca Cammareri erano i componenti di una piccola organizzazione criminale che trattava lo smercio ad Aosta di un chilogrammo/un chilogrammo e mezzo di marijuana alla settimana, che acquistavano a 3/4 euro al grammo per rivenderlo a 7/10 euro.
La marijuana, «di ottima qualità» secondo gli investigatori, proveniva direttamente dalla provincia di Reggio Calabria, arrivando in Valle d’Aosta occultata all’interno di prodotti tipici calabresi trasportati da corrieri che «erano completamente ignari di trasportare, oltre a ‘nduja e quant’altro, anche la droga», ci ha tenuto a precisare il Maggiore Samuele Sighinolfi, che ha poi spiegato: «Erano molto scaltri nel gestire questo traffico di marijuana, perché facendola viaggiare insieme a prodotti tipici calabresi a base di peperoncino, la sostanza non sarebbe stata rilevata nemmeno dai cani antidroga, perché il loro olfatto sarebbe stato disturbato e infastidito dal peperoncino».
I tre, come anticipato, sono stati arrestati in flagranza di reato perché ‘beccati’ in un garage di Aosta mentre stavano pesando e dividendo in dosi più piccole il chilo e mezzo di marijuana che erano andati a ritirare a Torino.
Il proprietario del garage, un parente stretto della famiglia Fonte, è stato denunciato a piede libero, mentre tra le pieghe dell’operazione ‘Sapori di Calabria’ sono stati circa una ventina i consumatori abituali di droga che sono stati segnalati all’autorità prefettizia.
Nella foto, da sinistra a destra, Michele e Veronica Fonte, e Gianluca Cammareri.
(patrick barmasse)

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