Insegnante scomparsa: sospese le ricerche di Christiane Seganfreddo
Il comitato coordinamento ricerche riunitosi questo pomeriggio alle 17, presieduto dal coordinatore regionale Roberto Vicquery per conto del capo della Protezione civile, Pio Porretta, ha deciso: le ricerche di Christiane Seganfreddo, linsegnante di scuola media di cui non si hanno più notizie dallalba del 30 dicembre, sono sospese.
Sospese fino a quando non emergeranno eventuali nuovi elementi a livello investigativo o eventuali nuove segnalazioni provenienti dal territorio.
Nella giornata odierna, lunedì 6 gennaio, chiuse le ricerche con squadre a terra, Christiane Seganfreddo è stata cercata per via aerea, attraverso perlustrazioni delle aree già passate al setaccio nei giorni scorsi, effettuate mediante un elicottero ultra leggero della Guardia di Finanza specializzato nei sorvoli a bassa quota.
«Dallattività di perlustrazione aerea non è emersa nessuna traccia, così come non ne erano già emerse nei giorni scorsi attraverso le attività di ricerca a terra, motivo per cui il comitato coordinamento ricerche ha deciso di sospendere temporaneamente le ricerche, in attesa di eventuali sviluppi a livello di Polizia Giudiziaria», conferma il vice comandante dei Vigili del Fuoco, Fabio Giovinazzo.
Oggi sono state perlustrate per via aerea tutte le zone già pattugliate la settimana scorsa con squadre a piedi, ovvero regione Saumont e Quota BP, la collina di Aosta in generale e lormai noto triangolo di frazioni compreso tra St-Pierre, St-Nicolas e Villeuneve. Ma niente, nessuna traccia di Christiane Seganfreddo.
Ora la palla sembra passare unicamente agli inquirenti della Squadra mobile della Questura di Aosta, ai quali spetterà il compito di provare a scardinare un mistero ormai fitto allinverosimile.
In particolare, così come anticipato sul numero cartaceo di Gazzetta Matin in edicola oggi, è sull iPad di Christiane Seganfreddo – o meglio sui suoi possibili contenuti – che sembrano aggrapparsi nelle ultime ore le speranze degli inquirenti: il tablet, prelevato nella casa di viale Gran San Bernardo, ad Aosta, nel corso di un sopralluogo effettuato qualche giorno fa dalla Polizia scientifica, è stato inviato a Torino per i necessari accertamenti di Polizia postale e delle comunicazioni.
Christiane Seganfreddo, lo ricordiamo, si era allontanata da casa allalba del 30 dicembre, con lallarme lanciato nella tarda mattinata dal compagno, Renato Guillet, che una volta sveglio, notata l’assenza della donna, aveva chiamato la Polizia.
A casa, oltre a lui, ad aspettarla c’è il loro bimbo di 2 anni.
(patrick barmasse)