Sindacati, Vilma Gaillard confermata alla guida della Slc
Casinò e Poste sono i temi che negli ultimi anni hanno tenuto impegnato il Slc, il sindacato dei lavoratori della comunicazione che ieri si è riunito in occasione del quinto congresso regionale per confermare alla segreteria regionale Vilma Gaillard.
Accanto a lei compongono il direttivo Donato Timpani, Paolo Leonardelli, Gaetano Campolo, Serenella Mussa, Luca Altare, Jean Paul Bredy, Paolo Mattio, Augusto Mancini, Eleonora Corradin, Riccardo Distort, Barbara Capelli, Antonio Malacrinò, Giuseppe Serpone, Rino Papagno, Elena Ponticiello, Stefania Cotza, Morena Gallina, Nicola Paludi, Rita Macrinò, Donatella Fiorenzani.
«Il triennio 2010-2013 ha visto l’accentuarsi di una crisi senza precedenti – ha detto il segretario generale Vilma Gaillard aprendo la sua relazione – e nella nostra regione lo appuriamo ogni giorno, si ripercuote negativamente sull’occupazione, sulle condizioni di lavoro e in un deterioramento delle condizioni sociali».
Gaillard ha tracciato una panoramica sullo stato di salute dei vari settori di cui Slc si occupa a partire dalla grafica, penalizzato dalla forte contrazione della domanda e per il quale è cresciuto il ricorso agli ammortizzatori in deroga. «Rimane molto alta la preoccupazione per un comparto industriale troppo fragile e ancora troppo dipendente dagli appalti pubblici o da commesse acquisite dai grandi gruppi nazionali ed internazionali e che deve sopportare costi aggiuntivi per la carenza di infrastrutture efficienti, a partire dalla rete del trasporto» sottolinea il segretario.
Il comparto più importante che la Slc segue è quello del Casinò, la seconda azienda per numero di dipendenti, in Valle d’Aosta e per il quale è da mesi impegnata in una difficile trattativa difficile per salvaguardare posti di lavoro. «Purtroppo ad oggi la preoccupazione resta, visto che ci troviamo a discutere con un’azienda che ha seri problemi di liquidità che deve fronteggiare 10 milioni di spese ordinarie per le quali si è fatto ricorso a prestiti a breve termine e che ha bisogno di una firma su un accordo che dia garanzia di rientro, e il sistema più semplice è con i tagli sui lavoratori».
Si è poi parlato di Telecom, Rai per arrivare alle Poste per le quali è stato aperto un conflitto di lavoro «per la grave situazione in cui versa il servizio postale, sia per gli uffici che per il recapito. La causa principale è la carenza del personale divenuta, dopo gli esodi del 2013 insostenibile. Abbiamo proclamato lo sciopero dello straordinario e stiamo ora coinvolgendo anche le istituzioni. Urge, e mi rivolgo anche alla Segreteria Nazionale, un focus sulla Valle d’Aosta che obblighi l’azienda a soluzioni non solo tampone ma di prospettiva».
«Stiamo vivendo una fase particolarmente difficile – ha detto il segretario regionale Domenico Falcomatà -, la Valle d’Aosta non ha mai vissuto una condizione come quella attuale, con risorse che, oltre che per la crisi, vengono meno per un’incapacità dell’amministrazione nella gestione e nel trattare con il governo centrale. Dobbiamo essere consapevoli che i settori che rappresenta la Slc sono molto esposti, in una perenne riorganizzazione per il taglio dei costi».
Ha chiuso il Congresso regionale, il segretario nazionale Cinzia Maiolini che ha sottolineato come «il nostro settore patisce in maniera pesante l’insussistenza e la debolezza delle scelte politiche. Manca l’interlocutore politico con una visione seria e concreta su come affrontare i problemi e il rilancio delle politiche di sviluppo.
Va ricreata l’idea di solidarietà di classe e solo un sindacato come la Cgil è in grado di farlo, noi incontriamo tutti i giorni i lavoratori, cerchiamo di risolvere i loro problemi ed andare incontro alle loro difficoltà. Non esistono più i grandi partiti, ma solo partiti liquidi che non riescono più a rappresentare la realtà del paese e soprattutto a dare vere risposte alle necessità delle persone».
In foto il segretario regionale Vilma Gaillard
(re.vdanews.it)