Ferrovia: magioranza compatta conferma l’acquisto dei bimodali
«Non perdiamoci danimo ma cerchiamo di capirci qualcosa». Risponde così Aurelio Marguerettaz chiamato in causa, in una mozione di Alpe, M5S, Pd-Sinistra valdostana e Uvp, sui 521 milioni (fantasma) per la ferrovia valdostana e lo stop allacquisto di bimodali, invitando a un lavoro corale. La mozione è respinta. «La ragioneria di Stato ha detto che i 521 milioni non ci sono. Possiamo disquisire fino alla noia ma poi non cè riscontro nelle carte: la copertura non cè. Non diminuirà la nostra pressione perché si facciano intereventi sulla ferrovia in unottica di urgenza messo nero su bianco in un documento. Perché ci deve essere unostilità sui treni. Abbiamo treni vecchi. Perché siete ostili a un investimento che va a migliorare la situazione eliminando la rottura di carico a Ivrea? I bimodali danno subito un vantaggio». Parlando dellelettrificazione dieci anni di attese per Marguerettaz dice: «non possiamo partire dal tetto ma dalle fondamenta. Non sono ostile allelettrificazione». Troppe parole e assenza di strategie per Andrea Rosset (Uvp). «Lei avrebbe dovuto andare tutti i giorni a Roma e coinvolgere i parlamentari. Da tempo chiediamo di essere coinvolti». «La questione dei 521 milioni è politica e bisogna muoversi nellambito politico» incita Jean-Pierre Guichardaz (Pd) e rincara Luigi Bertschy: «Noi riteniamo i 50 milioni per i bimodali soldi buttati,noi li compriamo con il rischio che li gestisca Trenitalia. Come per le elezioni europee per le grandi intese ci vogliono i contenuti». Intanto sbarca in Consiglio Valle con l’iscrizione di urgenza di una risoluzione sugli ”illeciti alla regionali del 2003”, chiaro il riferimento alla vicenda dell’ex assessore comunale di Torgnon Davide Perrin indagato per voto di scambio.
(danila chenal)