Crisi: Pil in calo, cresce la disoccupazione
«La recessione continua ad esplicare i suoi effetti negativi ritardati anche sul mercato del lavoro nel quale si registra una diminuzione delle opportunità d’occupazione. In soli due anni infatti tra 2011 e il 2013 il tasso di disoccupazione in Valle d’Aosta aumenta di 3,1 punti percentuali una variazione seconda solo a quella della Liguria per la quale l’aumento è pari al 3,6%». Sono alcuni dei dati maggiormente significativi che emergono dall’analisi congiunturale sulla Valle d’Aosta dell’Ires – Lucia Morosini diffusa dalla Cgil valdostana.
L’analisi prende in esame inoltre le richieste di cassa integrazione in deroga con già 512 ore autorizzate solo nel primo mese del 2014, «un ammontare che risulta superiore del 2,4% rispetto alle ore concesse a gennaio 2013».
Per quanto riguarda il Pil valdostano, il prodotto interno lordo, dopo anni di crescita costante ora, per il 2013, «le stime prevedono per la Valle d’Aosta una diminuzione del Pil reale pari all’1,6%, di poco peggiore rispetto a quella della ripartizione Nord-Ovest che dovrebbe fermarsi all’1,5%».
L’analisi si conclude citando l’analisi della Banca d’Italia sull’attività industriale che evidenzia «un ritardo dell’attività innovativa delle imprese italiane rispetto a quella degli altri principali paesi europei. Questo ritardo relativo risulta più elevato in Valle d’Aosta, dove la diffusione dei processi innovativi è inferiore sia rispetto al Nord Ovest sia all’Italia. È infatti minore rispetto alle aree di confronto la quota di imprese che ha portato a termine innovazioni di prodotto e processo e vi è uno scarso ricorso agli strumenti di protezione della proprietà intellettuale. Vi concorre una più bassa intensità della spesa in ricerca e sviluppo effettuata dalle imprese».
(e.d.)