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Consiglio Valle: la minoranza concede tempo ma non troppo

Consiglio Valle: la minoranza concede tempo ma non troppo

Le forze di opposizione argomentano in aula consiliare i punti chiave del documento programmatico

«La democrazia è questione di numeri e lei presidente Rollandin non li ha. Non ostinatevi, non negate l’evidenza sulla pelle dei cittadini. La maggioranza non c’è più e voi prendete tempo. Noi non ci stiamo. Accettate di affrontare il documento e daremo inizio a un nuovo modus operandi. Non è un documento chiuso, sono provvedimenti possibili da attuare in tempi rapidi. Chiedere tempo è logico ma è diverso dal temporeggiare». Così nella replica Andrea Rosset e Nello Fabbri (Uvp) alla richiesta di tempo per l’analisi del decalogo delle minoranze avanzato dagli alleati Uv-Sa.
«Il porcellum alla valdostana non garantisce la governabilità: una nuova legge elettorale deve essere la priorità di questo consiglio. Questa assemblea deve riprendersi il ruolo che le spetta. Il consiglio Valle deve trovare rapidamente una via d’uscita da questa situazione di stallo che la Valle d’Aosta non può permettersi» aggiunge Alberto Bertin (Alpe). Jean-Pierre Guichardaz (Pd-sinistra VdA) ribadisce: «Ci ritroviamo a parlare con 35 consiglieri semplici. Non possiamo rivolgerci a un esecutivo legittimato dall’assemblea. Quale è l’imponente lavoro che noi impediamo di portare avanti visto che in aula la maggioranza ha presentato ben pochi provvedimenti. Il Consiglio è fermo per la testardaggine di un Presidente che si ostina a mantenere una carica che non ha più. Lei non ha rispetto per le istituzioni altrimenti avrebbe rassegnato le dimissioni e mandato a casa i vertici del casinò. Siete degli usurpatori. La nostra è un’apertura al dialogo. E’ un documento forte che impegna a fare delle cose forti come lo stop all’aeroporto, all’università e all’ospedale, come la riforma delle partecipate e della legge elettorale con la preferenza unica. Il boccino ora è nel vostro campo. Noi non abbiamo paura di elezioni anticipate se lo stallo non troverà a breve una soluzione».
Tuona Vincenzo Grosjean (Uvp): «Gli agricoltori esasperati sono pronti a venire in piazza Deffeyes con le botti di liquame. Ridate dignità agli agricoltori e alle loro imprese». Reclama risorse per la ricerca e la cultura e «non una scatoletta giocattolo per anziani pensionati (leggi Nuv guidato da Milanesio)» Chantal Certan (Alpe). Morde il freno Roberto Cognetta (M5S) e pacatamente speiga: «Ci sono dei contributi che abbiamo inserito come l’istituzione di una commissione speciale per le partecipate perché queste ci diano risposte. Noi dobbiamo riportare le bocce qui, all’interno del Consiglio. Abbiamo perso la libertà di avere pari opportunità nel lavoro e nel fare impresa. Basta ai cittadini di serie A e B. L’arroganza in Valle d’Aosta è diventata politica fate un bagno di umiltà. Avete bisogno di tempo e noi ve lo concediamo e sono disposto ad analizzare il documento con voi per farvi capire».
(danila chenal)

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