Alpinismo, Simone Origone rinuncia alla cima del K2
Decidere di rinunciare a un passo dalla vetta non è cosa semplice, ma è una scelta che, a ottomila metri di altitudine, può salvarti la vita.
Simone Origone, guida alpina e campione di speedski di Champoluc, impegnato nella spedizione K2 60 year’s laters insieme ad altri otto alpinisti, ha preso forse una delle decisioni più difficili della sua vita questa notte, durante il tentativo di attacco alla vetta del K2. Era partito con un lieve mal di testa e con problemi di stomaco che andavano aumentando nel corso della salita e, verso il collo di bottiglia, ha preferito rientrare al campo base. Tutti gli altri stanno proseguendo.
Simone ora riposa al campo 4. «É un peccato – ha detto all’Ansa via telefono satellitare – perché c’erano delle buone condizioni. Ma già ieri mattina avevo rimesso mentre salivo da campo 3 e poi per tutto il giorno non sono riuscito a mangiare e a bere. Ieri sera sono partito lo stesso, ci ho provato, ma dopo un paio d’ore di marcia ho di nuovo vomitato. Ho stretto i denti ma non avevo energie. Così sotto il ‘Collo di bottiglia’ ho deciso di tornare indietro. Portare a casa la pelle è la prima cosa».
In foto Simone Origone con Agostino Da Polenza, www.montagna.tv
(erika david)