Sci: regole più stringenti per l’uso pubblico delle piste
Approvato nella seduta del Consiglio Valle di martedì 18 novembre, con 17 voti a favore (Uv e Sa) e 16 astensioni (Uvp, Alpe, Pd-SVdA e M5S), il disegno di legge che modifica la norma regionale in materia di esercizio ad uso pubblico di piste di sci. L’intervento legislativo è composto di 7 articoli: in particolare, vengono normati il procedimento di costituzione coattiva di servitù di pista, la durata della servitù, le facoltà che spettano al titolare della stessa, il diritto del proprietario del fondo servente ad un’indennità determinata. Il relatore, il consigliere Joël Farcoz (Uv), ha evidenziato come «il disegno di legge tenga anche conto del principio generale secondo il quale il proprietario del terreno gravato dalla servitù non può in alcun modo impedire od ostacolare l’uso della servitù, né compiere alcuna azione che tenda a diminuire l’esercizio o a renderlo incomodo. Viceversa, il titolare della servitù non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente e deve consentire, al termine della stagione, per quanto possibile, l’uso cui è destinato. Il testo recepisce appieno le norme statali, chiarendo aspetti ambigui e creando una base di lavoro utile ai gestori delle piste come ai proprietari, al fine di rendere congrua la gestione delle aree sciabili, così importante per l’economia valdostana».
(re.vdanews.it)