Processo ospedale: la Procura di Aosta ricorre contro le assoluzioni in due filoni su tre
La Procura della Repubblica di Aosta promuoverà appello avverso le assoluzioni nell’ambito di due dei tre filoni dell’inchiesta ‘Usque Tandem’ sulle modalità di acquisto del parcheggio pluripiano e di affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per l’ampliamento a est dell’ospedale Umberto Parini di Aosta.
Più nel dettaglio, il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, sta preparando la relazione da accompagnare agli atti – che saranno poi sottoposti al vaglio del secondo grado di giudizio a Torino – legati al concorso in abuso d’ufficio aggravato contestato al presidente della Regione, Augusto Rollandin, al costruttore Giuseppe Tropiano e al progettista e direttore dei lavori, Serafino Pallù, e al concorso in abuso d’ufficio contestato a Tropiano, Pallù, all’amministratore unico della società di scopo Coup Srl, Paolo Giunti, e al responsabile unico del procedimento per Coup Srl, Alessandro De Checchi.
Per quanto riguarda il primo filone, Rollandin, Tropiano e Pallù nella sentenza del 24 novembre scorso del processo con rito abbreviato vennero assolti «perché il fatto non sussiste» per le modifiche apportate al contratto preliminare di compravendita di cosa futura (stipulato il 10 dicembre 2010 tra Rollandin e Tropiano della St-Bernard Srl per l’acquisto del parcheggio pluripiano), che secondo il pm Daniela Isaia – da marzo in servizio alla Procura generale presso la Corte d’Appello di Torino – sarebbero state in realtà «sostanziali» rispetto alle sole «rettifiche o integrazioni non sostanziali» che la delibera della Giunta regionale del 12 novembre 2010 aveva dato «in facoltà al presidente della Regione».
Per quanto concerne il secondo filone, Tropiano, Pallù, Giunti e De Checchi furono assolti «perché il fatto non costituisce reato» dal gup del Tribunale di Aosta, Giuseppe Colazingari, per la presunta illegittimità dell’affidamento diretto all’Edilsud Srl (tramite procedura negoziata) dei lavori di realizzazione del tunnel di collegamento sotto via Roma, operazione nella quale il giudice ha ravvisato la carenza dell’elemento soggettivo ai fini della configurazione del reato, in quanto i quattro imputati – non avendo le competenze in materia – assunsero la decisione di affidare direttamente l’intervento milionario all’Edilsud Srl sulla scorta di un parere legale richiesto all’avvocato Hebert D’Hérin, consulente Coup Srl.
La Procura della Repubblica di Aosta, invece, non impugnerà le assoluzioni «perché il fatto non sussiste» di Giunti, De Checchi e degli ingegneri del raggruppamento capeggiato dalla CSPE Srl di Firenze, Matteo Gregorini e Biagio De Risi, accusati di concorso in turbativa d’asta nell’assegnazione dei servizi di ingegneria e architettura da 6,3 milioni di euro per l’ampliamento a est dell’ospedale Umberto Parini di Aosta, in quanto le accuse nel processo poggiarono su alcune intercettazioni – portate in aula come prove indiziarie – che in realtà si è poi saputo fare riferimento a conversazioni intercorse tra i soggetti dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle offerte per la gara d’appalto (e non prima come originariamente sostenuto dall’accusa).
(pa.ba.)