Autostrada: no acquisizione azioni società Rav e Sav
Il Consiglio regionale della Valle dAosta ha respinto, a maggioranza, la mozione presentata da Uvp e Alpe che impegnava «il Governo regionale ad attivare, presso le società Sav e Rav una proposta di acquisto delle quote azionarie al fine di ottenere la maggioranza necessaria ad adottare nuove politiche di gestione delle autostrade valdostane». Uv, Stella Alpina e Pd concordano sul fatto che non bisogna abbandonare le iniziative di sensibilizzazione nei confronti dello Stato. «Mentre la Sav è in positivo (14.400.000 euro nel 2014 ndr) da sempre la Rav è in negativo e come azionisti già paghiamo debiti. Il traffico, quello pesante soprattutto, è in flessione e quando aprirà la seconda canna del Fréjus i conti economici scenderanno ancora. Con questi chiari di luna, comprare azioni sarebbe inopportuno» ha spiegato il presidente Augusto Rollandin.
«Le concessioni si possono ricontrattare. Non vogliamo fare né demagogia né populismo. E vero che il Fréjus ci toglierà traffico ma a maggior ragione potremo dire allo Stato che queste tariffe non sono proponibili. La Valle non ha aereo, ha treni così così e autostrade per le quali bisogna fare un mutuo: la Regione è tagliata fuori. La nostra, seppure una provocazione, è una proposta. Fatene una voi» ha ribattuto secco il capogruppo Uvp Luigi Bertschy. «La situazione dei nostri trasporti è così grave che lautostrada è forse lunica sulla quale intervenire. Tornare a ragionare sulle tariffe è cosa giusta» ha argomentato Patrizia Morelli di Alpe.
«Come non si può condividere un ordine del giorno sullautostrada valdostana? Credo che bisogna riconoscere ciò che si è fatto fin qui. Giusto continuare nellazione di sensibilizzare lo Stato ma lacquisizione delle quote non credo sia fattibile perché i gestori non penso siano disponibili a cederle e anche con la maggioranza relativa i contratti rimarrebbero e dovremmo comunque a sottostare alle regole nazionali» ha argomentato, motivando lastensione, il capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis.
(d.c.)