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Furti: manca il riconoscimento fotografico, assolta

Furti: manca il riconoscimento fotografico, assolta

Monica Sinigaglia, torinese di 42 anni, era accusata di aver portato a termine almeno quattro colpi tra ospedale, chiese e comunità protetta per minori; mai effettuato il riconoscimento fotografico in sede di indagini, per la difesa «mancano le prove»

E’ stata assolta dall’accusa di aver compiuto almeno quattro furti tra ospedale, chiese e comunità protette per minori, Monica Sinigaglia, torinese di 42 anni, questa mattina nell’ultima udienza del processo a suo carico.
Secondo il giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, accogliendo di fatto la tesi della difesa, non vi è prova che sia stata lei a compiere i furti, visto che «non c’è stato in nessun caso il riconoscimento fotografico» del presunto autore del reato, così come confermato stamane dallo stesso agente di Polizia chiamato a testimoniare, che interrogato dal giudice circa le ragioni della mancata effettuazione del riconoscimento fotografico, ha spiegato: «Confidavamo nelle immagini dei circuiti di videosorveglianza in possesso dei carabinieri, noi le abbiamo richieste poi non lo so».
Insomma, in mancanza della prova regina del riconoscimento fotografico, il giudice ha assolto l’imputata dall’accusa di furto aggravato.
(pa.ba.)

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