Bruxelles sotto attacco, la testimonianza di una valdostana
Bruxelles, cuore dell’Europa è sotto attacco. Due esplosioni all’aeroporto di Zaventem, nella zona delle partenze, poi le esplosioni alla metropolitana; a Maelbeek e Schuman, le fermate utilizzate da chi lavora o frequenta le sedi delle istituzioni europee, nel cosiddetto quartiere europeo. La conta della vittime continua; fonti non confermate parlano già di una trentina di vittime e di un centinaio di feriti. Tutte le stazioni della metropolitana sono state chiuse, così come i voli aerei sono stati tutti sospesi.
Sono tanti i giovani valdostani che per motivi di lavoro o di studio vivono a Bruxelles.
Annachiara Vercellin, classe 1988, lavora alla Commissione Europea; «sto bene – spiega la giovane di Verrès, raggiunta al telefono – certo la situazione fa paura. Sono in ufficio dalle 8.15 circa, poco dopo ci è giunta notizia delle esplosioni in aeroporto. Come successo in occasione degli attentati di Parigi, la città è nuovamente in allerta 4. Siamo blindati in ufficio, giusto poco fa ci è stato vietato di abbandonare l’edificio fino a nuovo ordine. Nessuno può entrare o uscire dall’edificio, è stato chiuso l’accesso ai garage e sono state cancellate tutte le riunioni. Nessuno ha accesso ai nostri uffici. Aspettiamo nuove istruzioni».
Nella foto, il quartiere europeo (foto Parlamento europeo); a destra, Annachiara Vercellin.
(c.t.)