Riforme costituzionali: costituito Comitato del No
E’ stato costituito il Comitato per il No al Referendum sulle modifiche costituzionali, approvate in terza lettura alla Camera dei deputati, che riprende l’iniziativa del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. A presentarlo alla stampa sono stati nel pomeriggio di oggi Valeria Fadda, Domenico Palmas e Luca Scacchi che dicono «no all’impianto centralista e autoritario della riforma della parte seconda della Costituzione». Secondo Sacchi «le autonomie si difendono meglio respingendo la riforma». Spiega: «La clausola della salvaguardia dell’intesa, inserita nel testo di riforma centralista, è poca cosa». Rincara Fadda: «Il Titolo V resta fino alla riforma degli Statuti speciali che va concordata con lo Stato; concessione relativa visti i proclami del premier Renzi che ha già dichiarato di non aver potuto toccare le Speciali perché non aveva i numeri». Critico Palmas verso una riforma che svuota le funzioni del Senato «che sarà nelle mani, ancora più di oggi, dei partiti» e azzera, sanità esclusa, «le competenze delle Regioni» e una legge elettorale «ipermaggioritaria, senza preferenze che consegna l’Italia nelle mani del partito di maggioranza e accresce i poteri del premier». La campagna di raccolta firme inizierà il primo maggio alle Porte Pretoriane.
(foto: Valeria Fadda, Luca Scacchi e Domenico Palmas)
(danila chenal)