Frutta e verdura a peso d’oro, ambulante stangato
Aveva forse pensato di aver fatto bingo, una volta vista quell’auto di grossa cilindrata con targa svizzera accostare in una piazzola della strada statale 27 del Gran San Bernardo, proprio davanti al suo furgone adibito ad attività ambulante di vendita di frutta e verdura.Evidentemente, però, non aveva fatto bene i conti con la signora svizzera a bordo, che una volta vistasi consegnare il conto da pagare per la merce acquistata, senza nemmeno per forza essere dei geni in matematica, ha deciso che no, quel conto era troppo salato. Ai limiti della truffa.Da qui la chiamata alla Guardia di Finanza di Aosta, che una volta giunta sul posto con una sua pattuglia, oltre a contestare al venditore ambulante – di fuori Valle – la mancata emissione dello scontrino, ha appurato il mancato funzionamento del registratore di cassa, mai utilizzato per battere scontrini, ma evidentemente utilizzato soltanto come ‘figura’.E’ quanto accaduto domenica sulla strada statale 27 a Gignod: a fare scoppiare il tutto è stato il conto di 140 euro presentato dall’ambulante per due chili di ciliegie, altrettanti di aglio, due chili e mezzo di cipolle di Tropea, una testa di insalata, melone per due chili e una fetta di anguria.Una spesa tutt’altro che economica, quindi, anche per chi – come gli svizzeri – è già di per sé abituato ad altre cifre rispetto a noi in Italia. Ma evidentemente in questo caso il venditore ambulante si è spinto troppo in là, finendo nei guai, se è vero che – oltre alla sanzione amministrativa – la sua posizione è stata segnalata anche all’Agenzia delle Entrate per le eventuali determinazioni di competenza.(pa.ba.)