Incoscienza in montagna: coppia in jeans tra i crepacci
«Le alte quote sono ormai fruibili da chiunque, ognuno però dovrebbe conoscere i suoi limiti in relazione sia alla propria preparazione sia alla propria attrezzatura».Questo il monito di appena un mese fa del comandante del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, Delfino Viglione, in occasione della prima giornata di ‘Montagna responsabile’ organizzata il 29 luglio al Rifugio Torino.Responsabilità e consapevolezza. Quello che sembrano proprio non avere minimamente avuto due giovani, un uomo e una donna, immortalati ieri pomeriggio – venerdì – nella zona del ghiacciaio del Gigante, a Courmayeur, falcilmente raggiungibile dai turisti grazie alla funivia Skyway e all’ascensore per il Rifugio Torino.Lui che dice a lei, «Io aspetto, passiamo uno per volta», mentre con una certa titubanza si apprestano ad attraversare un crepaccio indossando jeans e scarponcini da trekking.A fotografarli è stata la guida alpina Gianluca Ippolito, di rientro con un cliente dal Col des Flambeaux. «Erano almeno una cinquantina le persone non attrezzate sul ghiacciaio – fa sapere Ippolito -. Le nozioni tecniche possono anche mancare, ma i recinti e i cartelli di pericolo posizionati dalla società delle funivie e dalla Guardia di Finanza ci sono. E’ un problema culturale degli italiani, le persone confondono ‘facile’ con ‘non pericoloso’, ma è come andare di notte a fari spenti».«Richiamarli non serve, non ci ascoltano», conclude la guida alpina.(pa.ba.)