Consiglio Valle: su dimissioni Ego Perron 8 franchi tiratori
Con otto franchi tiratori è stata respinta per 18 a 15 la risoluzione con la richiesta di dimissioni dell’assessore alle Finanze Ego presentata in Consiglio Valle da Alpe, M5S e Gruppo misto che hanno puntato il dito contro Perron reo di «omettere le informazioni e di fornire risposte volutamente fuorvianti».
La replica
Così l’assessore Ego Perron nella replica: «questa discussione anticipa una discussione più approfondita in sede di analisi di bilancio. Ripercorre le vicende della Casa da gioco dal 2008 a oggi: «all’epoca si constatava lo stato di difficoltà del Casinò e, dopo l’acquisto del Bilia, si decise di investire per avere un nuovo Casinò, un hôtel all’altezza della situazione, per rivedere le capacità del casinò di riportarsi sul mercato. Questo fu l’input. Allora non fu chiaro di chi mettesse il denaro All’epoca non lo mise la proprietà (ma la società di gestione. Cosa che ha prodotto una situazione anomala. Se non avesse utilizzato la liquidità che aveva nella ristrutturazione non avrebbe dovuto ricorrere ai soldi della Regione ma avrebbe camminato sulle sue gambe. Noi riconosciamo oggi ciò che era dovuto. Non mascheriamo la volontà di aiutare l’azienda e le 700 famiglie alle quali dà reddito. Ci siamo presi la responsabilità di avanzare proposte concrete sui dossier più delicati». Ricorda Perron che dal 1971 a oggi il Casinò ha portato nelle casse regionali un miliardo 700 milioni di euro.
Il dibattito
Così Roberto Cognetta (M5S):«al Casinò è talmente brutta la situazione che non è neppure più il Titanic che sta affondando ma è la nave di Schettino che è già coricata sul fianco. Lei non sa gestire il Casinò che non si salva riempiendolo di soldi. Prenda coscienza che ci sono sfide che non si possono superare. Se continuiamo così i 700 dipendenti andranno a casa comunque».
Così Albert Chatrian (Alpe): «la cosa grave è che lei ha negato e omesso: è una questione di metodo. Lei ha omesso il dato che avrebbe caricato 48 milioni sul bilancio di previsione. Se non è suo l’articolo 19 lo dica e prenderemo provvedimenti».
Elso Gerandin (Gruppo misto): «il messaggio che lei ha lanciato al Consiglio e ai valdostani nel consiglio di settembre è che nessun intervento per il Casinò era previsto. Gli investimenti (100 milioni in tutto ndr) non hanno portato risultati. Perché costruire sale che poi vengono chiuse? A me preoccupa il fatto che lei dica che sono stati investimenti produttivi. I dipendenti del pubblico e del privato devono avere pari dignità. Non possiamo avere settori fuori dalle regole».
Il presidente Augusto Rollandin
«Accusate l’assessore di non dire la verità. Non ci saranno capitalizzazioni: l’abbiamo detto e lo ribadiamo; noi stiamo parlando di credito che ha nei confronti della proprietà. Non abbiamo nulla da nascondere. Sicuramente si poteva fare meglio, essere più espliciti ma l’assessore ha la nostra fiducia; voteremo contro questa risoluzione».
(da.ch)