Giustizia: «Sui costi della politica resto convinta, rifarei tutto»
«Lascio una Procura più moderna, al passo con i tempi». Questa la prima dichiarazione del procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, incontrata venerdì, nell’ultimo giorno di servizio nel suo ufficio di via Ollietti, considerato che domani – martedì 13 – assumerà servizio in qualità di nuovo procuratore capo di Novara.Una giornata, quella di domani, nella quale davanti alla prima Sezione penale della Corte d’Appello di Torino andrà in scena la seconda udienza del processo di II grado sulle presunte ‘spese pazze’ in Consiglio Valle dal 2009 al 2012, udienza dedicata alle difese dei 27 imputati – a vario titolo per peculato, finanziamento illecito dei partiti e indebita percezione di contributi pubblici – assolti ad Aosta nel 2015.In attesa di conoscere la sentenza d’appello, prevista per il 20 dicembre, il procuratore capo Marilinda Mineccia afferma serenamente: «Sull’inchiesta sui costi della politica, continuo a essere convinta di quello che ho fatto, rifarei tutto. Era doveroso approfondire tutta una serie di aspetti, sui quali, tra l’altro, mi risulta si sia innestata pure l’azione della Corte dei Conti. Ritengo di aver fatto la mia parte a riguardo, con coerenza».L’intervista completa sul numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 12 dicembre 2016.(pa.ba.)