Consiglio Valle: no all’iscrizione delle risoluzioni su dimissioni Rollandin
«Abbiamo avuto modo di apprezzare i toni e la pacatezza degli interventi. Credo che tutto il Consiglio Valle converga sull’importanza di intervenire per tutelare i lavoratori, il territorio e l’indotto. Sul dossier Casinò possiamo iniziare a lavorare domani tutti insieme. Per quando concerne le risoluzioni non ci sentiamo di votare come iscrizione d’urgenza. Non sono certo un tabu. Ma queste vanno discusse su un altro tavolo. Non vogliamo stare sulle barricate ma riteniamo di non votarne l’iscrizione» ha argomentato il vicepresidente Aurelio Marguerettaz in aula consiliare, annunciando di non votare l’iscrizione in via d’urgenza delle due risoluzioni entrambe centrate sulla richiesta di dimissioni del capo dell’esecutivo Augusto Rollandin. Per farlo infatti c’è bisogno della maggioranza qualificata a 24. «Suonate la ritirata, avete paura di andare a bagno. Possiamo tranquillamente farvi a pezzi una alla volta» ha sentenziato il pentastellato Roberto Cognetta.
Alpe, decidete di fare gli struzzi
«Nascondersi in maniera quasi vigliacca dopo una discussione pacata è imbarazzante. Oggi decidete di fare gli struzzi. Perché avete paura di confrontarvi? Eppure entrambe le risoluzioni avevano attinenza con il casinò» ha puntualizzato Albert Chatrian (Alpe)
Pd, nessun problema andare in minoranza
«Fateci la cortesia di presentare questa benedetta mozione di sfiducia, non abbiamo problemi ad andare in minoranza» ha tuonato Jean-Pierre Guichardaz (Pd)
La Torre, fate una delibera
«Se volete fate una delibera venerdì e date i soldi al Casinò. Risolvete il problema dei lavoratori. Alla verifica l’Union non si è presentata. Nell’Uv non esiste solo il cerchio magico. Gli argomenti politici vanno affrontati davanti a tutti perché dobbiamo fare una mozione di sfiducia quando basterebbe azzerare la giunta e ricostruire. Se no costituiamo un governo di salute pubblica o andiamo alle urne: le strade sono queste» ha puntualizzato Leonardo La Torre ex gruppo union.
Sa, risoluzione provocatoria
Così Marco Viérin (Stella Alpina): «La risoluzione è un atto dovuto anche al fatto che da due mesi abbiamo chiesto la verifica strutturale. Se non se ne può discutere fuori, il dibattito dovrà avvenire in aula. Facciamo uno sforzo per dare un futuro ai lavoratori del Casinò e non solo. Qualche iniziativa provocatoria va fatta».
Rollandin, ognuno decida
«Se ci fossero stati i soldi l’amministratore del Casinò non avrebbe preso la decisione di ricorrere alla procedura di licenziamenti collettivi . Bisogna trovare finanziamenti attraverso una norma con tutte le tutele del caso. Ognuno decida in modo tale che non ci siano più fraintendimenti» ribadisce il presidente Augusto Rollandin.
Uvp, non è attacco personale
«Il pasticcio politico-amministrativo che ha creato pressioni sociali ha un responsabile. Non è una battaglia contro una persona (leggi Augusto Rollandin). Nella vita si può sbagliare e, allora, si fa un passo indietro. Non è neppure un attacco all’Union valdôtaine. Nei prossimi giorni saremo al lavoro per trovare una soluzione al problema del casinò. Ci impegniamo a studiare la formula di un mutuo, di un anticipo ma nella massima trasparenza. Dobbiamo agire con urgenza per fermare questa macelleria sociale».(d.c.)