Scuola: Alpe dice no a trasferimento Manzetti a Tzamberlet
L’istituto Manzetti non ci sta al trasferimento (2020-2021) nel polo scolastico di regione Tzamberlet. A perorare la causa in Consiglio Valle la consigliera Patrizia Morelli (Alpe) che legge in aula la lettera dei docenti del’Istituto. «Il Manzetti è in via Festaz da 1955, è adeguato agli studenti, in prossimità della stazione ferroviaria, dei centri culturali; l’edificio è a norma pertanto il collegio docenti ritiene che il trasferimento non corrisponda a nessuna logica di utilità» scrivono. Spiega ancora Morelli: «Riteniamo sbagliato concettualmente voler trasferire al di fuori dalla città una scuola superiore che deve essere mantenuta nel tessuto urbano».
Rini, restituire spazi a convitto
Così nella risposta l’assessore all’Istruzione Emily Rini: «L’obiettivo è di garantire un ambiente salubre e sicura. Tra gli edifici che necessitano di riqualificazione c’è il Manzetti che deve essere sottoposto a interventi di ricognizione sismica. Altro obiettivo è restituire al convitto i suoi spazi. La sua frequentazione in crescita fa sì che ci sia bisogno di posti per convittori e semi-convittori. Si conferma la necessità di procedere con la costruzione del polo di Tzamberlet». L’assessore dice di non essere al corrente della lettera degli insegnanti e manifesta la volontà di incontrarli.
Morelli, spazi Benin inutilizzati
Replica Morelli: «mi permetta di essere stupita del fatto che lei non abbia avuto contatti con i docenti del Manzetti visti gli articoli apparsi sui giornali. Le affermazioni degli insegnanti vanno nella direzione di mantenere la scuola. Non mi pare che il Manzetti sottragga spazi al convitto senza contare che sono liberi gli spazi del collège Saint-Benin, inutilizzati».(danila chenal)