Crisi politica: Marquis evoca l’epoca del fil di ferro
«Siamo basiti dal comportamento di alcune forze politiche (leggi Uv, Sapa e Pd che hanno disertato l’aula consiliare), è un atteggiamento di grave responsabilità rispetto agli elettori, ai valdostani e alla Valle d’Aosta». Lo ha sottolineato il presidente in pectore Pierluigi Marquis in una conferenza stampa. Ha proseguito: «stiamo vivendo una grave crisi della democrazia, è un grave affronto verso le istituzioni. La mozione di sfiducia va discussa, i numeri vanno verificati in aula. Bisogna ristabilire il plenum in primis perché nessuno si può sottrarre alle proprie responsabilità. Così non fosse torneremmo all’epoca del fil di ferro».Evoca Marquis il 1966 quando arrivò da Roma un commissario per ristabilire il numero legale in aula. La storia dell’autonomia insegna che i problemi dobbiamo risolverli noi. Richiama al senso di responsabilità tutti. Ammonisce: «non è più tempo di dialoghi a due, nelle segrete stanza. Il confronto si fa in aula consiliare davanti a tutti i valdostani». Puntualizza: «la mozione di sfiducia costruttiva non esclude nessuno, è una proposta politica allargata e inclusiva». Ha aggiunto l’assessore Laurent Viérin, riferendosi al capo dell’esecutivo Augusto Rollandin: «è prendere tempo per continuare a esercitare funzioni che non si hanno più. E’ chiaro che la Giunta porterà avanti provvedimenti, anche se è un paradosso. Chiediamo responsabilità da chi ha governato per quarant’anni».(danila chenal)