Crisi economica: dal 2007 al 2016 il Pil regionale è calato dell’11%
Il dato è emerso nel corso della serata organizzata da Alpe, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Gruppo misto che uniscono le forze per dare risposte ai valdostani
Su fronti diversi ma con obiettivi comuni le opposizioni Alpe, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Gruppo misto uniscono le forze per affrontare la grave crisi economica che fa registrare dati allarmanti: dal 2007 al 2016 il Pil regionale è calato dell’11%, gli investimenti del 28%, l’export del 34% e l’occupazione del 4,2% con un bilancio di previsione che da 1700 è passato a 970 milioni. E’ quanto è emerso dall’incontro tematico “Come creare lavoro superando le logiche del passato”, organizzato martedì 14 dalle opposizioni consiliari, al centro congressi comunale di Saint-Vincent. E’ stato il primo di una serie di incontri dal tema“Ora il futuro, basta col passato”.
Lavoro al centro
«Siamo rappresentanti di gruppi diversi ma che hanno cercato con convinzione di farsi carico di una situazione di crisi economica politica e sociale» sottolinea Patrizia Morelli (Alpe), introducendo la serata. Prosegue Morelli: «il tema del lavoro trova difficilmente soluzioni reali e concrete e proprio per questo cerchiamo di mettere in piedi azioni». Concorda con lei Antonio Fosson (PnV): «fa molto piacere avere un tavolo così eterogeneo perché, per il bene di tutti, le cose si possono fare solo insieme» e aggiunge «dal 10 marzo abbiamo fatto il tentativo di cambiare il sistema valdostano considerando che l’ancien régime non stava più in piedi e oggi mi trovo a sottolineare con sempre più convinzione quanto dobbiamo focalizzarci sull’autonomia della nostra regione che va difesa in termini di specificità e sulla stabilità aiutata da un nuovo percorso con uno spoglio centralizzato e libero».
Anche Albert Chatrian (Alpe) fa riferimento al 10 marzo «data nella quale ci siamo trovati a dover far fronte alla procedura di licenziamenti collettivi per 264 dipendenti del Casinò di Saint-Vincent per mala gestione». Mette poi in evidenza «la necessità di una gestione più efficiente del comparto pubblico e di quello para pubblico».
Ha sostenuto deciso Elso Gerardin del gruppo misto: «la riduzione del bilancio regionale era sostanzialmente una cronaca già annunciata da tempo e la politica non è riuscita a rilanciare l’economia, è indispensabile veramente dire basta con il passato». L’ex capo dell’esecutivo Pierluigi Marquis (Stella Alpina) ha detto «negli ultimi dieci anni la Valle d’Aosta ha visto dilagare la crisi in ogni settore, lo spirito imprenditoriale si è assuefatto. Lo sviluppo si crea lavoro solo mediante il lavoro ed è altresì necessario guardare al futuro con occhi nuovi creando sgravi fiscali alle imprese e più agevolazioni sui mutui».
Dal pubblico
Alle domande dei presenti che chiedevano risposte più specifiche circa la situazione dell’autostrada, della ferroviaria, delle turbine di Cva, circa la chiusura di alcuni impianti sciistici Marquis ha risposto: «l’acquisizione delle quote della Rav da parete della regione pare al momento l’unica strada percorribile per ridurre i pedaggi». L’ex assessore al Turismo Claudio Restano, nel rispondere sugli impianti sciistici, ha sottolineato: «solitamente prima di arrivare alla chiusura di un impianto si valutano tutte le strade percorribili. Ad Antagnod si sono messi tutti in gioco per affrontare la revisione, è certo che vediamo tutte le stazioni sciistiche come importante risorsa».
Ha lanciato una provocazione Francesco Lucat segretario del Prc Vda: «invito a non farci sfuggire il quadro generale della situazione perché se ci sono meno redditi e meno occupati e stipendi miseri sarà difficile che più giovani possano andare a sciare». Ha puntualizzato Morelli: «non possiamo sistemare e analizzare tutto in due ore ma prendiamo questo primo incontro come spunto, dato l’interesse da parte del pubblico, per approfondire nei prossimi incontri».
(Annalisa D’Amico)