Il “no” ai migranti siriani crea malumore in giunta regionale
Il governo regionale dice no all’accoglienza di 25 richiedenti asilo e crea qualche fibrillazione nella maggioranza la decisione del presidente Nicoletta Spelgatti di chiamare in causa il ministro agli Interni Matteo Salvini per fermare il pullman che dalla Calabria stava per dirigersi venerdì 27 agosto verso la Valle d’Aosta.
Alpe riconosce che non ci sono protocolli per l’accoglienza di famiglie e minori non accompagnati «ma ritiene che certamente il Prefetto-Presidente Spelgatti avrebbe potuto coinvolgere di più la sua maggioranza nella scelta di respingere le famiglie siriane, tema che sicuramente verrà trattato nei prossimi giorni. Ritiene egualmente importante sollecitare e adoperarsi affinché questa maggioranza sappia trovare regole e passaggi condivisi umanamente e culturalmente rispondenti ai principi di grande solidarietà che contraddistingue il popolo valdostano, lasciando da parte appetiti e sterile pietismo di chi vuole strumentalizzare la problematica».
Nella sua analisi il Movimento sottolinea: «un Paese che non sa accogliere è un paese senza futuro. E non si può trattare e parlare della situazione dei migranti solo quando ci si trova di fronte alla scelta tra accogliere o respingere. Le politiche dell’accoglienza e dell’immigrazione dovrebbero essere al centro dell’attività quotidiana della politica. In Valle d’Aosta il bando che è stato predisposto dalla precedente legislatura prevede l’accoglienza solo di migranti uomini soli, non include le famiglie». Aggiunge: «la Valle D’Aosta inoltre non si è neppure premurata fino ad ora di avere un Garante dell’infanzia e dell’adolescenza e per questo nessun tutore volontario è stato formato e può accompagnare minori stranieri soli. Questa figura è prevista per legge in ogni regione».
(da.ch.)