Aosta, ritrovati intonaci del ‘400 sul palazzo vescovile
ATTUALITA'
di Erika David  
il 10/08/2018

Aosta, ritrovati intonaci del ‘400 sul palazzo vescovile

Il cantiere di restauro è stato avviato nel mese di giugno, i lavori di reintegrazione pittorica si concluderanno in autunno

Ritrovati intonaci dipinti risalenti al Quattrocento sulla facciata del palazzo vescovile di Aosta

Lo comunicano con una nota il vescovo di Aosta Franco Lovignana e l’assessore regionale alla cultura Paolo Sammaritani.

I dettagli

Nel corso dei lavori, iniziati nella primavera del 2017, per il restauro del pontile che collega l’episcopio alla Cattedrale e per la manutenzione straordinaria delle facciate del palazzo vescovile, sono emersi intonaci dipinti con raffigurazioni ed elementi lapidei lavorati di grande importanza da un punto di vista storico-artistico.

«In particolare il rinvenimento dello stemma caratterizzato dal simbolo dei trifogli, identificabile con quello del Vescovo Oger Moriset (1411-1433), ha permesso di indicare il secondo e terzo decennio del XV secolo come periodo di riferimento almeno per una parte delle decorazioni reperite».

Il ritrovamento riguarda una porzione di 4 metri, sulla facciata Nord dell’Episcopio. Per verificare la fattibilità del restauro la Diocesi e la Soprintendenza i beni culturali hanno sospeso gli interventi di manutenzione straordinaria. Il progetto di restauro è stato redatto dall’architetto Diana Costantini di Aosta, ed è volto a restituire il miglior grado di leggibilità degli elementi originali del prospetto, pur armonizzandoli nella cortina più ampia del Palazzo vescovile.

Il restauro

I lavori sono iniziati nel giugno 2018 a cura della ditta Novella Cuaz di Roisan, che ha iniziato con l’eliminazione di tutti gli strati che sono stati sovrapposti nel corso dei secoli.

«A seguito della rimessa in luce della facciata quattrocentesca si è potuto procedere con la seconda fase che ha permesso una stima precisa dello stato di conservazione dell’impianto decorativo (purtroppo molto frammentario) e un’analisi puntuale della sequenza stratigrafica grazie al rilievo archeologico. I lavori di reintegrazione pittorica proseguiranno nei prossimi mesi e termineranno nel corso dell’autunno».

(re.newsvda.it)

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