Montagna: François Cazzanelli apre una nuova via sul Cervino
Si chiama 'Diretta allo Scudo' ed è già stata tentata altre sei volte; con la giovane guida alpina, o colleghi Emrik Favre e Francesco Ratti.
Si chiama Diretta allo Scudo ed è la nuova via che ieri, venerdì 21 settembre, la guida alpina classe 1990 François Cazzanelli, ha aperto sul Cervino.
Con lui, a terminare la via tentata sei volte – la prima nel 2012 – Emrik Fravre e Francesco Ratti.
La nuova via è stata aperta in più riprese dallo stesso Cazzanelli, ha visto la partecipazione di altri compagni di cordata: Roberto Ferraris oltre a Favre e Ratti e in un’occasione anche Marco Farina.
La nuova via
La “Diretta allo Scudo” è una via di roccia che risale direttamente nella parte più ripida dello scudo della parete sud del Cervino. Presenta 10 lunghezze, circa 350mt, con una difficoltà massima stimata fino al 7A / 7A+.
«Un sogno che si realizza perché sin da bambino sognavo di poter aprire una via nuova sul Cervino, così come aveva fatto mio padre ai suoi tempi – ha commentato François Cazzanelli – questo importante risultato ha un valore speciale perché in tutti i tentativi sono stato accompagnato dai miei più cari amici».
Proprio dal padre è partita l’idea di aprire questo itinerario che aveva già visto parecchi anni fa ma che aveva ritenuto troppo difficile per l’epoca e che poi François ha sviluppato con l’amico e alpinista di esperienza Roberto Ferraris.
Nello scudo, infatti, c’era già una via ma che fino a ieri non trovava una soluzione diretta nella parte più ripida. La “Diretta allo Scudo” fortemente voluta da François Cazzanelli e Roberto Ferraris, risolve dunque uno degli ultimi “problemi” del Cervino.
Durante la discesa la cordata è stata investita da una bufera di neve che ha reso ancora più difficili le operazioni di rientro.
La precedente impresa
Solo qualche giorno fa – mercoledì 12 settembre – François Cazzanelli e il collega Andreas Steindl avevano festeggiato il concatenamento delle quattro creste del Cervino – Hörnli, Furgen, Zmutt e Leone – nel tempo record di 16 ore e 4 minuti, frantumando il precedente record di 23 ore di Hans Kammerlander e Diego Wellig.
Classe 1990, François Cazzanelli non ha bisogno di presentazioni: ha percorso e aperto svariate vie sul Monte Bianco, Monte Rosa e Cervino; ha al suo attivo dieci spedizioni extra europee, dall’Himalaya alla Cina, fino alla Patagonia Argentina; nella primavera del 2018, ha raggiunto la vetta dell’Everest con un cliente, mentre qualche giorno dopo, con la guida Marco Camandona e senza l’ausilio dell’ossigeno, ha raggiunto la vetta del Lhotse, la quarta montagna più alta al mondo.
Nella foto, François Cazzanelli con Emrik Favre e Francesco Ratti.
(c.t.)