Lotta alla ludopatia: “slot” otto ore al giorno
ATTUALITA'
di segreteria il
10/10/2018

Lotta alla ludopatia: “slot” otto ore al giorno

Approvato dal Celva. Secondo l'Astro non è strumento efficace

Lotta alla ludopatia con un tetto massimo di otto ore per il funzionamento delle slot machines e norme stringenti per il posizionamento delle nuove sale giochi. Questi i due puntiprincipali, indicati nello schema di regolamento comunale su sale giochi e spazi per il gioco, approvato dal Consiglio di amministrazione del Celva.

Gli orari

Il documento è ora a disposizione di tutti i Comuni valdostani per disciplinare le modalità di apertura e gestione di sale giochi e le modalità di installazione ed uso di apparecchi per giochi da intrattenimento e di abilità. Le fasce orarie in cui dovrebbe essere possibile giocare sono tre: dalle 9.30 alle 11.30, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 24 di tutti i giorni, compresi i festivi.

L’inizio dell’attività e altre modalità

Inoltre, per l’apertura, il trasferimento o l’ampliamento di sale giochi e spazi per il gioco, è prevista la presentazione di segnalazione certificata di inizio attività al Comune che accerterà i requisiti fissati dalla legge regionale per l’esercizio di nuove sale da gioco e di nuovi spazi per il gioco riguardante, tra l’altro, la distanza non inferiore a 500 metri da istituti scolastici, strutture culturali, ricreative o sportive.

Secondo l’Astro non è uno strumento efficace

Risposta immediata del presidente dell’Astro, associazione dei gestori di gioco lecito, Massimiliano Pucci che sottolinea cheLa limitazione oraria di utilizzo delle slot machine a 8 ore totali giornaliere non è uno strumento efficace per arginare la disponibilità illimitata di gioco. Nelle 16 ore di interruzione i giocatori problematici si rivolgeranno all’offerta di gioco disponibile online o peggio ancora al settore illegale. Inoltre, come dicono numerose ricerche scientifiche, c’è il rischio del cosiddetto “effetto campanella” – come definito dagli inglesi – che spinge il giocatore a una maggiore compulsività in prossimità del divieto di gioco“.

(re.newsvda.it)