Uvp: Bertschy invita la presidente Spelgatti a dimettersi ed evoca le urne
Le opposizioni Uv, Uvp, Alpe e Stella Alpina continuano a ripetere come un mantra: «Non siamo disponibili a cedere a ricatti. Siamo anche pronti a tornare al voto». E’ tornato a evocare le urne in Consiglio Valle il consigliere dell’Uvp Luigi Bertschy ma solo dopo avere invitato il presidente Nicoletta Spelgatti a rassegnare le dimissioni. Di passo indietro dopo l’approvazione del bilancio di previsione regionale ha parlato l’assessore all’Agricoltura Elso Gérandin.
L’invito di Bertschy
«La crisi è della Presidente Spelgatti, quindi aspettiamo le sue dimissioni volontarie. Così potremo formare un governo di scopo che possa governare in questi mesi. La volontà di rimanere ancorati al governo non deve essere il lancio della campagna elettorale nel segno del vittimismo». A scandirlo in aula Bertschy. «E’ ormai conclamata – ha aggiunto – l’impossibilità per la Presidente Spelgatti di fare attività politica in Aula. Ormai è un conto alla rovescia verso le elezioni regionali se le forze politiche non riusciranno a trovare un accordo. Sulla base delle scorse elezioni il 42% necessario a raggiungere il premio di maggioranza risulta ben distante dalle possibilità di ogni singola forza politica».
Spiega Bertschy: «In questi giorni si è parlato molto dell’alleanza autonomista che si è formata per dare una risposta seria alla crisi, ragionando su di un futuro che non sia a 18. È egoista l’atteggiamento di chi non vuole prendere atto di questa situazione e di chi vuole scaricare il peso della crisi. Noi abbiamo il dovere di dare governabilità a questa Regione. Chiediamo di non aspettare l’approvazione del bilancio per le dimissioni, se vogliamo creare un progetto che dia stabilità politica alla Valle, sarà importante fare di tutto per avviare un percorso politico serio».
L’annuncio di Gérandin
«Quando non si hanno i numeri, non si può esercitare il potere legislativo. E’ doveroso riconoscerlo. Ribadisco l’importanza di lasciare in eredità ai valdostani una finanziaria e spetta a tutti gli eletti evitare l’esercizio provvisorio». L’assessore all’Agricoltura ha anticipato il suo passo indietro a bilancio di previsione approvato.
(d.c.)
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