Arresto Sorbara, Rini: «per la Severino la sospensione scatta con la misura coercitiva»
La custodia cautelare in carcere rientra nelle disposizioni della legge
Riguardo alla posizione di Marco Sorbara – arrestato nell’ambito dell’operazione Geenna – la presidente del Consiglio Valle Emily Rini ha diramato una nota. «La sospensione di diritto dalla carica di Consigliere regionale scatta quando è disposta l’applicazione di una misura coercitiva da parte dell’Autorità giudiziaria, tra cui figura quella della custodia cautelare in carcere».
La nota della presidente
Applicando la legge Severino, il consigliere Marco Sorbara dovrebbe essere sospeso dalla carica. In aggiunta la Severino «dispone anche che la sospensione di diritto dalla carica di Consigliere regionale permane fintanto che rimane attiva la misura coercitiva, che può essere sia la custodia cautelare in carcere sia gli arresti domiciliari».
Difesa Sorbara: Severino si applica solo dopo le condanne
La nota di Emily Rini è stata diffusa «in riferimento ad alcune dichiarazioni rilasciate questa mattina, legate agli arresti operati dai Carabinieri di Aosta nell’ambito dell’operazione Geenna». In particolare, quindi, Rini sembra far riferimento a quanto dichiarato all’Ansa dal difensore di Sorbara, Sandro Sorbara (fratello del consigliere regionale). L’avvocato – dopo aver affermato che «il mio assistito è completamente estraneo ai fatti» – avrebbe dichiarato: «Per quanto riguarda l’applicazione della legge Severino, ricordo che si applica solo dopo le condanne e quindi eviterei certi commenti».
La replica di Rini
«Le mie parole non erano assolutamente assimilabili a commenti, bensì esprimevano semplicemente quanto disposto dalla legge, testo normativo alla mano – scrive ancora la presidente -. Con questo senza entrare minimamente nel merito delle contestazioni mosse alle singole persone coinvolte nelle indagini. Queste avranno tutto il diritto di difendersi e di poter produrre le eventuali giustificazioni del caso nelle sedi competenti».
La procedura
In merito alla procedura di sospensione, la legge Severino prevede che l’autorità giudiziaria comunichi il provvedimento giudiziario che comporta la sospensione di diritto dalle cariche elettive al Presidente della Regione in qualità di Prefetto. Il Presidente ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, il quale adotta il provvedimento che accerta la sospensione, lo trasmette al Presidente della Regione che a sua volta lo notifica al Consiglio regionale per l’adozione dei conseguenti adempimenti di legge.
(re.newsvda.it)