Vota “11 minuti”: il racconto di Bruno Baratti in gara su Plot Machine di Radio Rai 1
Il racconto “11 minuti” dell’aostano Bruno Baratti è stato selezionato dalla trasmissione “Plot Machine” di Radio Rai 1.
Vota, vota, vota! per sostenere Bruno Baratti: se il suo racconto vincerà il concorso di radio Rai 1, sarà pubblicato nell’e-book di Rai Libri edizione 2019.
Come votare
Si può votare per “11 minuti” fino alle 18 di lunedì 4 marzo solo sulla pagina Radio 1 Plot Machine.
Come da regolamento del concorso di Radio1 Rai, il racconto che riceverà più “Mi piace”, almeno 250, sarà pubblicato nell’e-book di Rai Libri edizione 2019
“11 minuti”
«Thor aveva preparato meticolosamente la sua attrezzatura. L’appuntamento era fissato per giovedì 4 giugno. L’auto passò a caricarlo davanti a casa. Viaggiando, guardò fuori dal finestrino godendosi la luce che inondava, come un fiume in piena, le Alpi scandinave. Si fermarono al primo posto di blocco: dei soldati armati li fecero scendere e ispezionarono a fondo l’auto. Thor sentiva l’odore di naftalina delle giacche militari e il ricordo corse a suo nonno vestito a festa. Il maresciallo li fece passare. Superata la sbarra, dopo pochi chilometri, si trovarono in uno spiazzo circondato da molti soldati. Al centro si trovava un vagone ferroviario, lussuosamente arredato. Thor vi entrò e preparò velocemente registratore e microfono. Iniziò a incidere una voce ben impostata, particolarmente dinamica che, si diceva, avesse l’estensione vocale di due ottave. Si trattava di un messaggio di auguri per il 75° compleanno del Barone Mannerheim. Al termine del discorso, Thor si tolse la cuffia ma, seguendo il solo istinto, decise di non spegnere il registratore. La stessa voce di prima, ma ora ben più calda e naturale, era intenta a raccontare dell’operazione Barbarossa, delle sconfitte italiane in Nord Africa, Jugoslavia e Albania. Passarono undici minuti e la Gestapo si accorse della registrazione non autorizzata. Thor fece finta di cancellarla. Gli spezzarono il microfono lasciando intatto il nastro. L’unico documento sonoro con la voce naturale del Führer era nelle sue mani».
(l.m.)