Aosta: ipotesi referendum per decidere il futuro della zona Arco d’Augusto
comuni
di Cinzia Timpano  
il 13/03/2019

Aosta: ipotesi referendum per decidere il futuro della zona Arco d’Augusto

I consiglieri Lorenzo Aiello, Etienne Andrione e Vincenzo Caminiti hanno annunciato l'inizio della raccolta firme.

Aosta: ipotesi referendum per decidere il futuro dell’Arco d’Augusto.

Ipotesi referendum per decidere se pedonalizzare completamente la zona dell’Arco d’Augusto.

Ipotesi referendum

La proposta è dei consiglieri di minoranza Lorenzo Aiello (CasaPound), Etienne Andrione (Lega Valle d’Aosta) e Vincenzo Caministi (Gruppo misto) convinti che sia ora di una decisione definitiva.

«Le semipedonalizzazione dell’Arco d’Augusto è un progetto raffazzonato, slegato da qualsiasi progettazione – ha commentato il consigliere Aiello -. Pensiamo che la strada da percorrere sia l’iniziativa referendaria: o un Arco d’Augusto completamente pedonale, oppure un ritorno alla viabilità ordinaria. Noi non vogliamo che il monumento simbolo di Aosta sia ridotto a una rotonda. Così com’è la semipedonalizzazione scontenta tutti».

La raccolta firme e il quesito referendario

I consiglieri hanno annunciato l’avvìo della raccolta firme, anche se non è ancora ben deciso lo strumento: il referendum propositivo, consultivo, abrogativo.

«Senza contare la necessità di ben definire il quesito referendario, perchè la Commissione lo valuti positivamente e non succeda il pasticcio accaduto con la scuola polmone (sonoramente bocciato, ndr)».

Di «sperimentazione senza neppure un atto di indirizzo» ha parlato il consigliere della Lega Etienne Andrione, che ha ricordato il vecchio progetto della giunta Grimod «che prevedeva la rotonda in via Carrel e i marciapiedi in via Mont-Emilius» ricordano anche il progetto dell’architetto Fubini nei primi anni ’90 «che aveva previsto il ponte sul Buthier, ma angolato di 30 gradi per regolare il deflusso delle auto e poi invece costruito a 90º e che probabilmente non è in grado di sopportare il traffico.
Temiamo e tutti temono – ha precisato Andrione – che questo tentativo di pedonalizzare diventi definitivo così come temiamo che si assista a un nuovo esercizio di inerzia di questa maggioranza. La scelta spetta ai cittadini, noi abbiamo il dovere di blindare il quesito, scegliendo se decidere per un referendum propositivo o abrogativo. Intanto iniziamo a raccogliere le firme».

Scarsa condivisione sull’Arco d’Augusto

«Per l’ennesima volta il Sindaco ha dimostrato di non sapere cosa sia la condivisione – ha detto il consigliere del Gruppo Misto Vincenzo Caminiticosì com’è già stato per la questione delle ZTL.
Si sono assunte decisioni importanti senza aver condiviso nulla, senza un incontro con i cittadini. Non solo Arco d’Augusto, e le vie Torino, Festaz, Monte Emilius, Chabod? Non bisogna forse coinvolgerle nel ridisegnare una viabilità nuova? Penso che l’Arc du Triomphe, una delle rotonde pià grandi d’Europa, ma l’Arco d’Augusto merita un progetto che ne faccia una piazza da vivere».

Il futuro e le promesse elettorali

Mentre il consigliere Aiello ha puntato il dito «contro i new jersey che sono lì da otto mesi, quando si era detto che nel breve termine gli arredi sarebbero arrivati», il collega Andrione ha ipotizzato «che le idee siano appositamente incompiute, per alimentare promesse elettorali, come già successo per piazza della Cattedrale, per le piste ciclabili, per il maneggio e per la scuola polmone».
L’obiettivo dei consiglieri Aiello, Andrione e Caminiti è di arrivare al referendum «entro la fine del 2019».

Nella foto, da sinistra, i consiglieri Etienne Andrione (Lega), Lorenzo Aiello (CasaPound) e Vincenzo Caminiti (Gruppo misto di minoranza). 

(cinzia timpano)

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