Corruzione VdA: PnV, «no ai tentativi di destabilizzazione»
In una nota il Movimento del presidente Antonio Fosson si fa garante di un percorso trasparente
No alla destabilizzazione: a dirlo PnV-Ac. «Diventa oggi ancora più importante per tutti i movimenti valdostani, manifestare una ferma condanna di ogni tentativo di destabilizzazione dell’ordine democratico e di compromissione della libertà di voto dell’individuo». Lo scrive, in una nota, Fabio Gradi, coordinatore di Pour Notre Vallée, commentando la condanna per corruzione nei confronti dell’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin.
Ripercorre il coordinatore il percorso che ha portato alla nascira PnV – Ac. «Sono stati proprio gli attuali rappresentanti in Consiglio regionale, consiglieri Antonio Fosson e Claudio Restano, a manifestare già a partire dall’ottobre 2016 le proprie riserve sulle modalità decisionali dell’ex presidente della Giunta regionale. Gli stessi, insieme al consigliere Carlo Norbiato, subentrato in seguito, si sono fatti a più riprese portavoce di quel sentimento diffuso, sia tra la popolazione valdostana che in seno al Consiglio Regionale, che invocava una maggiore trasparenza e condivisione delle scelte cruciali per il futuro della nostra regione».
Prosegue la nota. «Pur rimanendo sempre fedeli agli ideali autonomisti che hanno costantemente caratterizzato i rispettivi percorsi politici, i consiglieri, constatata allora l’impossibilità di suscitare un rinnovamento effettivo all’interno del Movimento Union Valdôtaine, hanno deciso di dare seguito alla propria volontà di cambiamento con senso di responsabilità e profondo rispetto nei confronti dell’Assemblea Regionale e dei cittadini valdostani.
Conclude. «Pnv-Ac con i suoi Consiglieri, si impegna a proseguire il percorso di cambiamento, intrapreso nel 2016, attraverso il dialogo, la trasparenza amministrativa ed il rispetto della legalità».