Geenna, avvocato di Sorbara: «chiedo i domiciliari»
Il consigliere regionale (sospeso) ed ex assessore comunale di Aosta è stato sentito dai pm per più di 5 ore
Geenna: «Abbiamo richiesto il verbale dell’interrogatorio. Tempo di raccogliere le idee e, tra 6-7 giorni, presenteremo istanza per chiedere i domiciliari». Lo ha detto l’avvocato Raffaele Della Valle (difensore di Marco Sorbara insieme ai legali Sandro Sorbara e Donatella Rapetti). Il consigliere regionale (sospeso in applicazione della Legge Severino), si trova in carcere dal 23 gennaio, quando è stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere firmata dal gip di Torino Silvia Salvadori nell’ambito dell’inchiesta Geenna. Secondo quanto riferisce il legale, Sorbara «è dimagrito di 7-8 chili».
L’interrogatorio
Su richiesta della difesa, giovedì 4 aprile, Marco Sorbara è stato sentito dai pm della Dda di Torino, Valerio Longi e Stefano Castellani. Della Valle, raggiunto telefonicamente, spiega: «L’interrogatorio è andato bene. Sorbara ha risposto in maniera esaustiva alle domande dei pm. Sia sugli episodi contestati (nell’ordinanza del gip di Torino), sia sui successivi episodi evidenziati dai Carabinieri nel corso indagini suppletive». Sorbara «ha ribadito la propria innocenza ed estraneità ai fatti». Il legale sostiene anche che Sorbara – quando era assessore comunale ad Aosta – «ha sempre agito con trasparenza e di concerto con la Giunta», senza mai «avvantaggiare o penalizzare qualcuno».
Riguardo all’interrogatorio, Della Valle aggiunge: «Il clima dell’interrogatorio era sereno. I pm lo hanno fatto parlare tanto del suo passato; lo studio, lo sport, ecc.». Sorbara che «politicamente ha sempre camminato con le sue gambe», è «ben voluto e conosciuto in città». Esponendo ai magistrati della Dda la sua verità, il consigliere regionale (sospeso) «ha spiegato in maniera credibile ogni circostanza». I due pm che avevano richiesto l’applicazione della misura cautelare nei confronti di 17 persone (tra cui proprio Sorbara), «erano molto attenti e molto sereni».
I rapporti con Raso
Secondo quanto si legge nell’ordinanza firmata dal gip Salvadori, Sorbara – che risulta indagato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso – «teneva costantemente informato Antonio Raso, esponente di vertice dell’associazione, di quanto accadeva all’interno della Giunta comunale di Aosta e, in particolare, delle delibere e delle decisioni oggetto di discussione, dando corso e seguito ai suggerimenti e alle indicazioni che Raso gli comunicava». Sul punto, l’avvocato Della Valle spiega: «Sorbara non ha mai favorito persone segnalate da Raso». Il consigliere regionale (sospeso) «frequentava la pizzeria (il ristorante gestito da Raso ndr) sin da quando era giovane ed è molto amico di Raso» però, «Raso non ha mai chiesto favori particolari».
La permanenza in carcere
Marco Sorbara si trova in carcere da poco più di 2 mesi e, come riferisce il suo legale «ha perso 7-8 chili». a metà febbraio, i difensori si erano rivolti al Tribunale del Riesame, che però aveva confermato quanto disposto dal gip. Oltre alla richiesta di applicazione della misura cautelare dei domiciliari, il team di avvocati di Sorbara può ancora impugnare la decisione del Riesame in Cassazione.
In foto, Marco Sorbara.
(fe.do.)