Rete civica: sì a un governo nazionale M5S-Pd
Il movimento che appoggia il governo regionale è in sintonia con il senatore Albert Lanièce
Rete Civica appoggia un eventuale governo a trazione M5S e Pd con il sostegno di Leu e del gruppo Autonomie, quello al quale appartiene il senatore Albert Lanièce.
E’ quanto scrive in un comunicato il movimento. Da alcuni mesi sostiene il governo regionale di Antonio Fosson. «Ogni sforzo deve essere fatto per una convergenza su un programma che consenta di affrontare efficacemente i problemi economici; finanziari ed istituzionali che il Paese si trova di fronte».
A Roma come in Valle d’Aosta
Ricorda. «In Valle d’Aosta Rete Civica, di fronte alla crisi di giugno e alla invocazione leghista di scioglimento del Consiglio regionale, ha risposto proponendo e sottoscrivendo una intesa con le forze autonomiste per realizzare atti e provvedimenti importanti in Consiglio regionale. Non è stata una scelta facile, ma crediamo che le vicende dell’ultimo mese confermino la validità di tale impostazione; che intendiamo perseguire con la massima determinazione».
La crisi
Della crisi di governo scrive. «Grave ed irresponsabile» la decisione della Lega di Salvini di abbandonare l’alleanza di Governo «alla vigilia di scelte importanti di manovra economica e finanziaria». Punta il dito contro i leghisti nazionali e valdostani. «Così come ha tentato di fare a giugno in Valle d’Aosta; la Lega spera di capitalizzare i supposti consensi dei sondaggi per il proprio partito; anteponendoli agli interessi degli italiani; senza valutare le pesanti conseguenze sull’intera società che deriverebbero dall’inevitabile aumento dell’Iva; dall’esercizio provvisorio, dalla rinnovata crisi economica che si verificherebbe».
Prosegue il comunicato. «Dai comportamenti della Lega emerge un atteggiamento che non rispetta le istituzioni democratiche; che non evidenzia consapevolezza nei confronti dei problemi da affrontare; che si caratterizza per proposte demagogiche e atteggiamenti inaccettabili. La richiesta di “pieni poteri”, l’insofferenza per il dissenso, le ombre sui rapporti internazionali, le politiche disumane sui migranti, la mancanza di senso dello Stato e di laicità sono la cronaca estiva di una azione politica preoccupante e scorretta».
(re.newsvda.it)