Frana Quincinetto: sulla chiusura si deciderà venerdì 8 novembre
La Regione Piemonte ipotizza una chiusura di due-tre mesi, a partire dal mese di marzo nel caso in cui venisse accordato lo stato di emergenza; secondo l'assessore ai Trasporti Luigi Bertschy «è impensabile chiudere l'autostrada per 100 giorni».
Frana Quincinetto: sulla chiusura si deciderà venerdì 8 novembre.
Tra una settimana infatti, il progetto di fattibilità commissionato dal comune di Quincinetto per valutare i tempi e le modalità di messa in sicurezza della frana sarà sottoposto all’attenzione del Comitato Tecnico.
Nei giorni scorsi, le dichiarazioni rilasciate dal geologo Andrea Lazzari sull’ipotesi di chiudere per cento giorni l’autostrada A5 nel tratto tra i caselli di Ivrea e Pont-Saint-Martin per consentire la messa in sicurezza della frana di località Chiappetti, nel comune di Quincinetto avevano sollevato la protesta del presidente della Regione Antonio Fosson che aveva giudicato «inaccettabile» l’ipotesi.
La riunione di oggi
Oggi, giovedì 31 ottobre, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha convocato una riunione per analizzare la situazione della frana.
Per la nostra regione erano presenti l’Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy, il Capo della Protezione civile Pio Porretta e la Dirigente del Centro funzionale Sara Ratto.
Per la Regione Piemonte l’Assessore ai Trasporti Marco Gabusi e il Direttore Opere pubbliche e Trasporti Luigi Robino.
Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato in collegamento la Regione Piemonte, il Comune di Quincinetto, la Prefettura e la Città Metropolitana di Torino, SAV e Anas, è stato illustrato il progetto di fattibilità commissionato dal comune di Quincinetto, per valutare i tempi e le modalità di messa in sicurezza della frana.
L’assessore Bertschy: «impensabile chiudere per 100 giorni»
L’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy ha sottolineato che la soluzione del problema va ricercata non solo in funzione dei costi tecnici di realizzazione, ma anche dei costi sociali ed economici che una chiusura prolungata delle vie d’accesso alla Valle d’Aosta può causare.
«Per noi è impensabile chiudere le vie di accesso regionali per 100 giorni, come peraltro lo stesso Ministero dei Trasporti ha rilevato nel corso della riunione di oggi.
Venerdì 8 novembre il progetto sarà sottoposto al Comitato Tecnico.
In quella sede devono essere definite soluzioni percorribili, accettabili e sostenibili dal punto di vista della viabilità, per garantire l’accesso alla Valle d’Aosta.
L’assessore Gabusi: «soluzione per la sicurezza»
L’Assessore delle Regione Piemonte, Marco Gabusi, ha evidenziato come la proposta di viabilità alternativa concordata con la Città metropolitana di Torino vada presa in considerazione «non come la panacea di tutti i mali, ma come una soluzione per la situazione di sicurezza che si è venuta a creare a seguito della frana.
Stiamo rispondendo a una situazione emergenziale: i tempi devono perciò essere rapidi e i passaggi devono essere ben coordinati.
La condizione di stato di emergenza aiuterebbe a dare affidamenti progettuali per fine febbraio, mentre la parte di intervento richiederebbe due o tre mesi, a seconda di come si svilupperà il progetto esecutivo.
Chiaramente per quel tempo la parte di viabilità alternativa deve essere pronta».
(re.newsvda.it)