Ghiacciao Planpincieux di Courmayeur: poche informazioni, incertezza per la stagione invernale della Val Ferret
I dubbi avanzati in Consiglio comunale dalla minoranza che ha rimproverato al sindaco Miserocchi di non gestire lo stato di emergenza
Preoccupazione per il futuro delle attività commerciali e alberghiere in Val Ferret, condizionate dallo scivolamento a valle del ghiacciaio di Planpincieux. «Chi gestisce la comunicazione sulla frana di Planpincieux?». A domandarlo in Consiglio comunale a Courmayeur è Alberto Vaglio, ex capogruppo di maggioranza, oggi all’opposizione, preoccupato del futuro delle attività commerciali e alberghiere della Val Ferret.
«La gestione è in mano alla Regione e alla protezione civile che, appena avranno deciso i nuovi scenari, informeranno gli operatori. Voi avete convocato per l’11 novembre una riunione di aggiornamento. Mi sembra prematuro. L’ex assessora Sarteur ha ritenuto di mandare pubblicamente un mail nella quale formula una lunga lista di lagnanze». Ha proseguito. «La gestione dell’emergenza è fortemente lesiva dell’immagine di Courmayeur; cittadini e operatori non sono tenuti informati e non sono al corrente degli sviluppi. Lo stato di emergenza è lasciato in mano ai tecnici. Il sindaco, mi pare, non sta facendo nulla. Se c’è un consigliere ombra (l’ex assessora Sarteur ndr) ce lo dica. I cittadini devono sapere a chi rivolgersi a chi fare le domande per avere delle risposte».
Rivendica il sindaco Stefano Miserocchi «la gestione in prima persona, insieme alla protezione civile, dell’emergenza; la riunione è nata come esigenza di informare sugli sviluppi della situazione del ghiacciaio Planpinciueux».
Di «gestione confusa e poco comunicativa di tutta la vicenda» ha parlato il consigliere di minoranza Massimo Sottile. «La parte più difficile è la salvaguardia delle persone e l’assunzione delle responsabilità che non possono che essere con il sindaco. Mi spiace che a questo tavolo non si voglia mai dare un segno di rispetto minimo delle persone. Mi domando come si possano rispettare i cittadini».
(d.c.)