Immigrazione clandestina, sgominata una banda di iracheni
L'operazione "Connetting Europe" è stata resa nota oggi, lunedì 11 novembre, in Questura ad Aosta
Immigrazione clandestina, sgominata una banda di iracheni. Sei gli arresti.
L’operazione, denominata “Connetting Europe” è stata condotta in collaborazione tra la Squadra Mobile di Aosta, la sezione valdostana della Polizia di frontiera, lo SCO (Servizio Centrale Operativo) di Roma e coordinata dalla Dda di Torino sono sei cittadini stranieri.
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti questa mattina, lunedì 11 novembre, durante una conferenza stampa negli uffici della Questura di Aosta.
Dei sei componenti la banda, uno era già “ospite” della casa circondariale aostana, uno è stato rinchiuso nel carcere di Torino e uno in quello di Venezia, mentre altri due sono stati localizzati all’estero ma sono ormai nel mirino delle forze dell’ordine. Il sesto uomo è in Italia, ma al momento risulta irreperibile.
«Si è tratta di una banda ben strutturata, capillare, efficiente e dotata di ingenti risorse finanziarie», hanno detto i dirigenti della Polizia, Alessandro Zanzi, Eleonora Cognigni e Giuseppe Giliberti.
Di tre dei sei uomini della banda sono state rese note le generalità: Ali Lisman, 29 anni, Salah Saeed Mohammed, 23 anni e Kamali Mohammed Aziv Mohammed, 25 anni.
«Con questa operazione è stato assestato un duro colpo al flusso di immigrazione clandestina verso Francia e Svizzera ed altri Paesi europei che aveva come punto di transito i trafori valdostani ed anche quelli del Piemonte», sostengono i dirigenti della Polizia di Stato.
Le indagini erano state avviate nei primi giorni del 2019, subito dopo avere intercettato un trasporto di migranti irregolari al Traforo del Monte Bianco il 17 gennaio. «Nel corso dell’operazione ”Connetting Europe” abbiamo successivamente bloccato un altro mezzo di trasporto carico di irregolari, sempre al Traforo del Bianco, il 9 agosto scorso», hanno spiegato i dirigenti.
Le indagini hanno subìto una svolta e si sono intensificate fino ad arrivare agli arresti di questi giorni.
I “passeurs” utilizzavano mezzi di trasporto non di lusso, ma pulmini probabilmente presi a noleggio, privi di ogni comfort.
Gli immigrati iniziavano il loro viaggio della speranza dall’Iraq, seguivano una rotta attraverso la Turchia, la Grecia, il Mare Mediterraneo per poi riprendere, via terra, e risalire lo Stivale fino ai Trafori.
Il costo del “passaggio” oscillava tra i 1.000 ed i 10.000 dollari.
(alessandro camera)