Consiglio Valle: maggioranza e movimenti a pezzi, ma le urne si allontanano
Tre consiglieri dell'Union valdôtaine - Giovanni Barocco, Flavio Peinetti e Mauro Baccega - pronti a lasciare il Mouvement
La maggioranza non ha i numeri per approvare il bilancio regionale di previsione: si va all’esercizio provvisorio. Nel pomeriggio il Consiglio Valle tornerà a riunirsi per approvare il decreto leggo che lo permetterà mentre il documento contabile tornerà sul tavolo della seconda commissione Affari generali, guidata da Pierluigi Marquis.
Lega, che figuraccia
Così Nicoletta Spelgatti (Lega). «Povera Valle d’Aosta. La state portando oltre il baratro. Non ci sarà mai possibilità di trovare nessun accordo. Noi vogliamo tornare a votare. Vi avevamo chiesto un lavoro serrato per evitare l’esercizio provvisorio. Ora vi arrangiate. Noi vi abbiamo teso una mano sul bilancio. Questo si chiama terrore delle urne. Non vi aspettate nessuna possibilità di chiarimenti, di discussioni. Che figura».
Alliance valdôtaine, bilancio resta priorità
Patrizia Morelli (Alliance valdôtaine). «Il bilancio sarebbe stata la conclusione corretta di un percorso che ha preso del tempo, che è andato a fare la ricognizione delle esigenze del territorio. Non era bilancio dei sogni ma di buon senso. Nella politica di buon senso ce n’è bisogno. Per noi la priorità resta mettere in sicurezza il bilancio. Assolutamente legittime le posizioni di alcuni membri della maggioranza. Dobbiamo prendere atto dell’odierna situazione e farvi fronte con molta serenità. La Valle d’Aosta ha bisogno di soluzioni e noi dobbiamo fornirgliele. Chi si è assunto delle responsabilità di governo deve andare avanti».
Situazione surreale e grave
Per Daria Pulz (Adu) «è una situazione surreale, neppure chi gli ha dato vita (al bilancio) vuole riconoscerlo come figlio suo. Davvero triste per la comunità».
Luigi Vesan (M5S) scandisce: «Manifestiamo l’assoluta indisponibilità a partecipare a qualsivoglia maggioranza e diamo la nostra disponibilità a rassegnare le dimissioni contestualmente ad altri».
Alberto Bertin (Rete civica) parla «di eccezionalità e gravità della situazione. E’ un fatto negativo quello che è successo oggi. Speriamo si possa discutere di bilancio in tempi strettissimi».
Elso Gerandin (Mouv’). «E’ un triste epilogo per quello che riguarda la Valle d’Aosta. I valdostani non meritano questo. Chi ha cambiato idea sull’approvazione del bilancio lo dica apertamente. Prendiamo atto che l’unica strada è il ritorno al voto».
Così Alessia Favre. «Non sono qui per costruire nuovi percorsi politici. Sono pronta a votare il bilancio, quando sarà possibile, lo voterò insieme ad Alliance valdôtaine così come sono pronta a rassegnare le mie dimissioni. E’ uno spettacolo tristissimo, stiamo tutti scrivendo una pagina indegna della storia valdostana».
Barocco, mi assumo le mie responsabilità
Giovanni Barocco (Uv): «Io ho cambiato idea e non mi nascondo. Io credo nel dialogo. E questo doveva cominciare in commissione. Penso che mettere un po’ del nostro tempo sia giusto. Fare finta che non sia capitato nulla nelle ultime settimane è irresponsabile. Il mio movimento sta attraversando una fase travagliata. Non si tratta, colleghi, di una partita a poker, si tratta di trovare una soluzione per condurci dove concordemente decideremo di andare. Quindi io so benissimo che questo costerà tanto alla Valle d’Aosta. Fermiamoci nel deleterio gioco, la politica è passione ma anche raziocinio. Io non ho certezze ma vivo nel dubbio; credo che sia giusto usare i giorni del countdown (verso le elezioni anticipate ndr) per cercare delle convergenze per approvare un bilancio condiviso e costruito meglio. Un tempo che permetta anche di regolare le cose in famiglia».
Altri interventi
Per Emily Rini «è una mattinata surreale. Io credo sia meglio essere trasparenti e sinceri e avere il coraggio di avere le proprie idee, di metterci la faccia nel bene e nel male in maniera pubblica» riferendosi a chi preferisce le segrete stanze. «Spero che la campagna elettorale si faccia nei luoghi deputati. Qui si amministra».
Pieluigi Marquis (Stella Alpina). «E’ stato un approccio in un contesto di difficoltà di cui avevo piena consapevolezza. Abbiamo dovuto prendere atto che non c’erano più i numeri per approvare il bilancio. E’ uno scenario che bisogna affrontare con consapevolezza. Lasciamo un attimo da parte la ‘partitica’, mettiamo davanti il senso di responsabilità, dialoghiamo. La Valle d’Aosta vive ancora un periodo di stagnazione e per questo bisogna avere uno spiraglio di luce».
Mauro Baccega, annunciando di prendersi alcuni giorni pausa dal gruppo dell’Union valdôtaine, dice: «soprattutto per sentirmi libero». «Vi sono dei fatti che hanno generato questo intoppo». Cita le dimissioni e la presa di posizione del Comité fédéral che ha generato alcune perplessità nel gruppo. Punta il dito. «Il Mouvement non è mai stato in sintonia con gli eletti, anzi spesso li ha messi sotto tiro. Non so se si riusciranno a trovare convergenze. L’importante è che il bilancio, sì torni in commissione, ma venga approvato. Entro il mese di gennaio dobbiamo dare risposte. La strada delle elezioni è tracciata. Ben venga il voto».
(danila chenal)