Aosta, un mare di divise e amici per l’ultimo saluto a Marco Musichini
Il maresciallo del Sagf di Entrèves ha perso la vita lunedì durante un'esercitazione.
Aosta, un mare di divise e amici per l’ultimo saluto al finanziere Marco Musichini.
«Non immaginavo che tante persone volessero bene a mio papà. Così tanto bene da piangerlo in questo modo. Voglio dire ai miei parenti che gli sono vicino. Non si preoccupino per me, sono io a essere preoccupata per loro. Mio papà diceva che sono forte, era orgoglioso di me per quello che ho sempre fatto. Oggi lo ringrazio per avermi cresciuta così, lo ricorderò per sempre». Melissa, figlia del finanziere Marco Musichini (42 anni) che ha perso la vita lunedì, ha ricordato così il padre durante il funerale che si è tenuto oggi, mercoledì 22 gennaio, nella chiesa di Sant’Orso ad Aosta.
Alla cerimonia, una marea di divise. Non solo quelle gialle e grigie dei colleghi di Marco del Soccorso alpino della Guardia di finanza. Erano presenti anche le massime autorità militari e civili. Carabinieri, poliziotti e rappresentati delle istituzioni.
Alle 15.30, nella piazzetta di via Sant’Orso, una folla si è radunata in rispettoso silenzio per salutare il finanziare. Ad accompagnare il feretro all’interno della chiesa, sei colleghi finanzieri seguiti dal comandante della stazione del Sagf di Entrèves, Delfino Viglione.
Durante l’omelia, il vescovo di Aosta Franco Lovignana ha parlato di «una morte paradossale, che l’ha colto proprio mentre si esercitava per poter intervenire in modo efficace per salvare la vita ad altre persone».
Il cappellano militare delle Fiamme gialle, invece, ha detto: «Se vi guardate intorno vedete ragazzi del Sagf che accompagnano Marco come fossero un colonnato, lo accerchiano. Questo dimostra chi sono i ragazzi tutti i giorni. La preghiera del finanziere dice che cosa sono disposti a fare ogni giorno. Loro si esercitano sempre per soccorrere chi è in pericolo. Hanno fatto un giuramento: sono disposti a morire per il prossimo. Ecco perché siamo tanti oggi qui. Perché uno di questi ragazzi è rimasto dentro al giuramento. La preghiera del finanziare spiega qual è la scelta di vita fatta dai ragazzi del Sagf. Si dice che quando Gesù morì ci fossero sua madre e altre donne sotto la croce. Permettetemi ora di estendere il cordoglio alle figure femminili che sono qui vicine alla bara. Alla figlia, alla moglie e alla madre. La mia preghiera è per tutti, ma soprattutto per loro».
Anche il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana ha preso la parola, ricordando anche lui come «Marco si stava addestrando misurandosi con le insidie della montagna, con l’obiettivo di essere pronto a intervenire in soccorso di chi ha bisogno. Un’attività di soccorso effettuate quasi sempre in condizioni ostili. Sono tantissime le persone a cui ha salvato la vita. La lista degli interventi a cui Marco ha partecipato è lunghissima, ma c’è un denominatore comune: lo spirito di servizio». Insomma, per Zafarana, Marco Musichini era un «fulgido esempio di altruismo». Visibilmente commosso, il comandante generale delle Fiamme gialle ha poi concluso: «Grazie Marco da parte chi hai salvato, grazie per aver anteposto al tuo bene quello degli altri».
Tra gli applausi è poi intervenuto Viglione, comandante della stazione dove Musichini prestava servizio, il quale ha ricordato come «circa un mese fa la nostra famiglia si è riunita per le esequie di Roberto Ferraris (finanziere del Sagf di Cervinia, travolto da una valanga il 15 dicembre 2019 ndr). Sapevano che la loro preparazione era necessaria in un’attività rischiosa ma importante. Lo hanno sempre fatto con orgoglio e spirito di sacrificio. Oggi siamo qui è abbiamo dentro amore, dolore e rabbia. Ognuno di noi li porterà dentro. Magari Marco e a Roberto si possono ritrovare lassù e possono guidarci nel nostro percorso. Marco è arrivato circa 10 anni fa arrivato a Entrèves. Raccontava sempre di sua figlia. Noi spesso lo prendevamo in giro per il sua accento particolare. Grazie di tutto Marco».
Nel frattempo, tra i presenti si alternano lacrime e abbracci. Anche alcuni finanzieri del Sagf schierati per accompagnare Marco nel suo ultimo viaggio terreno trattengono a stento il pianto.
Un collega e amico di Marco, sostenuto da Viglione e Francesco Caracciolo (comandante del Gruppo Aosta della Guardia di Finanza), ha aggiunto tra le lacrime: «Sono finite le risate, sono finiti gli scherzi. I tuoi consigli, e sono finiti i nostri viaggi quotidiani. Le tue interminabili chiamate e le nostre amate gite con le pelli. Ora sembra ancora un brutto sogno, ma sarà la quotidianità a farci capire la tua mancanza. Sei un fratello e un amico. Ciao Marco».
Tra gli applausi e la commozione, hanno poi preso la parola alcuni famigliari del defunto, tra cui la figlia. Marco Musichini era tante cose: un uomo, un finanziere, un padre, un figlio e un marito. Ora che è volato via, potrà vegliare sulla sua famiglia e sui colleghi che, come sempre, saranno pronti a sfidare la montagna per salvare chi è in pericolo, così come Marco ha sempre fatto.
(f.d.)