Adu: via dal Defr Cime bianche, sì allo scaglionamento Irpef
In aula il movimento presenterà 5 emendamenti
Adu conferma il no al documento di economia e finanza della Regione Valle d’Aosta e presenta i cinque emendamenti che porterà all’attenzione dell’assemblea regionale convocata per lunedì 27 gennaio alle 15. Tra questi il no deciso al maxi comprensorio sciistico di Cime Bianche e il sì allo scaglionamento dell’Irpef secondo la proposta di Rete civica. Spiega la consigliera regionale Daria Pulz. «E’ il bilancio figlio di un’ex maggioranza che non l’ha neppure riconosciuto come suo».
Lamenta la mancanza di dialogo in seconda commissione che «ha bocciato, in modo bipartisan, tutte le nostre iniziative. Si va avanti a suon di voti ‘di scambio’ nel segno del ‘sei con noi o contro di noi’. Il confronto è il sale della democrazia. Non siamo per i no a priori tanto che voteremo sì ad alcuni emendamenti di buon senso come quello che assegna risorse per l’edilizia scolastica. Non abbiamo sposato la minoranza per sempre ma oggi non ci sono le condizioni per andare in maggioranza».
Cita poi i 50 e passa emendamenti presentati dall’ex maggioranza e scandisce: «siamo di fronte a una palese incapacità amministrativa. Lavorano come patronus che coltiva i propri clientes». Parla, poi, di «degenerazione e gerontocrazia politica» e conferma «sì alle dimissioni dopo l’approvazione (forse) del bilancio e al voto anticipato». Sull’election day Adu si riserva una riflessione dopo aver letto il testo dell’emendamento al quale si sta lavorando per poi portarlo in aula per l’approvazione.
Le richieste
Nel motivare il no al collegamento intervallivo tra la i comprensori della Cervino e della Monterosa ski Alexandre Glarey sottolinea: «sarebbe uno scempio ambientale e penalizzerebbe gli impianti minori senza contare che le mafie sono ghiotte di grandi opere». Ricorda poi che nei primi anni del Duemila «l’allora assessore unionista Luciano Caveri disse no in aula all’opera».
La consigliera comunale Carola Carpinello ha poi illustrato le altre iniziativa: riduzione della quota dovuta dagli Enti locali per il risanamento della finanza pubblica; il mantenimento della copertura al 90% per le spese di gestione della Sfom, 800 allievi iscritti; aumenti meno sostanziosi ai dirigenti Usl. «Proponiamo di distogliere 500 mila euro per dirottarli sui Lea per ridare fiato alla sanità pubblica» commenta.
(danila chenal)