Bilancio VdA, Aggravi sull’Irpef: «dite che non volete abbassare le imposte»
Del Defr dice «lo sviluppo economico è il grande assente»
Bilancio VdA, Stefano Aggravi sull’Irpef: «dite che non volete abbassare le imposte». E’ una delle accuse mosse dal relatore di minoranza.
In mattinata, in conferenza stampa con un contro Defr che demolisce il Bilancio regionale del governo; nel pomeriggio nell’aula consiliare, con una relazione di minoranza che ha completato l’opera di demolizione. Senza sconti. In una contestazione radicale su tutta la linea. Fatta, per citare il relatore Stefano Aggravi a un «governo di superstiti da un piccolo economista di montagna, che, seppure fermamente non keynesiano, sa che senza forza lavoro non si va da nessuna parte». Aggravi si è fatto portavoce dei movimenti Lega, Vda libra, Mouv’ e Claudio Restano (Gruppo Misto) nella contro relazione al bilancio, otto cartelle dattiloscritte.
Taglio Irpef
Per Aggravi la maggioranza è colpevole «di avere portato in aula il bilancio senza avere quei muscoli vantati a parole e soprattutto i numeri per approvarlo». Altra accusa che lancia il relatore leghista è quella «di non avere voluto recepire il nostro primo emendamento, chiaro e netto: l’abbassamento dell’addizionale Irpef regionale». «Nessuna interlocuzione possibile con una maggioranza sorda. Il ”governo superstite” ci ha scaricato addosso una sequela di emendamenti, e ha liquidato il tutto semplicemente affermando che alla fine si sarebbero risparmiati soltanto 184 euro». Ha sottolineato: «Questi criticoni si sono dimenticati il senso del denaro, perché 184 euro che siano, rappresentano sempre risparmi che contribuiscono alle spese del singolo contribuente e della famiglia. E di questi tempi non sono pochi». «Dite ai valdostani che voi le imposte non le volete abbassare».
Mutui
Critico anche sui mutui casa. «Dire che con l’approvazione del doppio binario (Finaosta – Banche ndr) i mutui arriveranno a valanga è falso e fourviante. Le banche non sono certo enti caritatevoli, faranno i loro conti, adegueranno i loro tassi e valuteranno bene il rischio/redditività e non faranno certo sconti sulle garanzie richieste alla gente». Ha concluso il suo <j’accuse> parlando dei «grandi assenti in questo documento finanziario: sviluppo economico e de – fiscalizzazione. Non troviamo misure ancorché minime volte ad intervenire sulla de – industrializzazione della Valle d’Aosta e vorremmo sapere che fine hanno fatto le defiscalizzazioni Irap. La battaglia per cambiare la Valle d’Aosta non è affatto finita».
(alessandro camera)