Rifiuti, Legambiente: «sui conferimenti in discarica messa una toppa»
L'associazione ambientalista, tuttavia, accoglie con favore la stretta sulle tipologie e l'ecotassa
Rifiuti. Della stretta sui conferimenti in discarica, approvata in Consiglio Valle lunedì 3 febbraio, Legambiente Valle d’Aosta dice. «E’ una toppa ma presenta anche aspetti positivi che cercano di venire incontro alle giuste richieste dei cittadini». Sottolinea: «Era infatti impossibile ignorare la pressione di Comitati, cittadini e associazioni e le 13 mila firme».
Approvando un emendamento e due subemendamenti ‘trasversali’ al disegno di legge ‘collegato’ alla legge di stabilità della Regione Valle d’Aosta, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha disposto una drastica limitazione alla tipologia di rifiuti che possono essere conferiti nelle discariche. Introdotte tariffe più alte per il conferimento.
Le valutazioni
Così nell’analisi. «Non è esente da rischi di ricorsi e impugnazioni; noi parliamo infatti di due impianti già autorizzati, che hanno il gestore. Per Chalamy, non ancora attiva, valutiamo positivamente la chiusura a ogni possibile futuro conferimento di rifiuti di provenienza extraregionale.
Per Pompiod la limitazione al 20% della quota di rifiuti extraregionali, anche se migliorativa rispetto alla totale assenza di limiti, non mette di certo la parola “fine” né alla vicenda né alle preoccupazioni dei cittadini; rappresenta comunque un primo passo per risolvere la situazione delle discariche per rifiuti speciali in VdA.
Un altro passo significativo è l’approvazione dell’aumento delle tariffe di conferimento dei rifiuti in discarica (ecotassa) che ridimensiona l’estrema convenienza al conferimento da fuori Valle.
Ci auguriamo che si prosegua su questa strada, anche per scoraggiare lo smaltimento puro e semplice, innescando finalmente meccanismi di economia circolare. Ricordiamo che la nostra regione è agli ultimi posti in Italia per percentuale di recupero e riciclo dei materiali inerti e speciali, e che solo da noi si aprono nuovi impianti, mentre sono in calo a livello nazionale».
(re.newsvda.it)