Coronavirus, 12 consiglieri: «Piano da 30-50 milioni per l’emergenza»
12 consiglieri regionali firmano una proposta per misure urgenti per le imprese, i lavoratori autonomi e le famiglie.
Coronavirus, la proposta di 12 consiglieri: «Piano da 30-50 milioni per l’emergenza».
Dodici consiglieri regionali firmano una proposta a tema «misure urgenti e straordinarie per l’emergenza Coronavirus in Valle d’Aosta», lanciando una frecciatina al Governo Testolin, giudicando «la proposta del presidente Testolin e dell’assessore Bertschy in cinque punti scarni e privi di argomentazioni, come la sospensione dei mutui Finaosta e gli sgravi fiscali Irap».
I firmatari del documento sono i consiglieri Stefano Aggravi, Roberto Cognetta, Luca Distort, Stefano Ferrero, Elso Gerandin, Roberto Luboz, Diego Lucianaz, Andrea Manfrin, Claudio Restano, Emily Rini, Paolo Sammaritani e Nicoletta Spelgatti.
Un piano per l’emergenza Coronavirus
I dodici consiglieri regionali chiedono la definizione «di un Piano per l’emergenza che si attui in misure immediate e di breve e medio termine».
Priorità di sistema
Tra le richieste dei proponenti, «la convocazione di un tavolo di concertazione con il ceto bancario locale, al fine di definire un patto di sostegno alle imprese e famiglie, a salvaguardia delle sostenibilità nel breve e medio periodo, della struttura creditizia e debitoria dell’economia e della società valdostana».
Altra richiesta è l’attivazione di un dialogo urgente «con l’Inps locale per definire modalità straordinarie di sostegno al reddito».
30-50 milioni di interventi
Le richieste dei consiglieri regionali si concentrano su tre grandi filoni: imprese, lavoratori e famiglie, «stimando in 30-50 milioni di euro, il volume complessivo degli interventi».
Imprese
Sospensione delle rate dei mutui concessi da Finaosta almeno per 18 mesi.
Attivare linee speciali di finanziamento a tasso agevolato attraverso Finaosta per scongiurare crisi di liquidità generata dal calo di produttività e fatturato.
Definire con ceto bancario e consorzi di garanzia fidi, modalità di sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui già accesi e ottenere nuove garanzie per gli affidamenti.
Attivare un Fondo di solidarietà regionale per integrare su base regionale gli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa.
Prevedere misure urgenti per i lavoratori stagionali, chiedendo ad esempio al Governo centrale l’applicabilità della NASPI.
Azioni di defiscalizzazione o decontribuzione almeno per il periodo di imposta in corso.
Attivazione di forme di sospensione, esenzione o differimento del pagamento dei tributi e imposte di diretta competenza regionale e comunale.
Lavoratori autonomi
La proposta è l’attivazione di un Fondo straordinario di solidarietà regionale che eroghi un contributo mensile per i lavoratori autonomi di 500 euro (come accadde nelle aree colpite dal terremoto nell’anno 20212) almeno per tutto il periodo di estensione anche in Valle d’Aosta delle misure restrittive previste dal Governo.
I consiglieri chiedono inoltre l’introduzione di voucher familiari a favore dei lavoratori autonomi per consentire l’accudimento dei figli minori a casa.
Famiglie
Prima proposta, la sospensione del pagamento delle rette degli asili nido per il periodo non usufruito.
Sospensione del pagamento delle rate dei mutui a tasso agevolato per acquisto prima casa, concessi dalla Finanziaria reginale per 18 mesi.
Stessa sospensione per chi ha un mutuo bancario per la prima casa.
Finanziamenti a tasso agevolato nella forma del microcredito a favore delle famiglie da parte di Finaosta.
Introduzione di voucher per le baby sitter, a sostegno di quelle famiglie che devono comunque recarsi al lavoro e non possono contare su nonni e altri familiari.
Potenziamento dello smart working, proponendo incentivi alle imprese e alle aziende che investono in questa direzione.
Ampliare il sistema dei congedi parentali, per sostenere i genitori nella cura dei ragazzi e nell’assistenza degli anziani.
Nella foto d’archivio in alto, uno scatto dalla riunione del Consiglio regionale.
(cinzia timpano)